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Aggiornato: 26 giugno 2025
Guardava Maria molto più che per l'addietro, la riceveva sempre bene ogniqualvolta entrasse, si mostrava sempre contento di vederla, e la povera fanciulla quasi, in cuor suo, benediceva la monomania che lo rendeva più affabile.
L'uscio si aperse, ed entrò la cameriera ad annunziare l'arrivo del conte Alerami col marchese De' Carli. Ah! lo sapeva che non sarebbero stati molto a giungere! esclamò la contessa. Signore, eccovi dunque contento! Il marchese De' Carli è la lingua più lunga di tutta Genova, e si piglier
Lo trovai nella sua farmacia, dietro il banco, occupato a servire una vecchia montanara catarrosa e febbricitante. Veder quella donna che, di femminile, non aveva che la gonna cenciosa, e pensare alle roccie basaltiche tutte a buchi e a crepacci, che si trovano sulle cime, in mezzo al verde, sparpagliate non si sa come e perchè era la stessa cosa. Quella creatura apparteneva alla montagna, era una parte di essa; salendovi e scendendovi per settant'anni (che meno non ne mostrava) se ne era compenetrata la natura. Come esistono rupi che hanno profili umani, argomenti a così buie leggende, quella vecchia aveva le sembianze di una rupe; con un po' di fantasia ne avreste scoperto sull'epidermide i licheni e il muschio. Ella brontolava senza interruzione, con una voce chioccia e malinconica la litania delle sue sofferenze; il farmacista continuava imperturbabilmente a stritolare le sue droghe in un mortaio di marmo, mescendovi ogni tanto qualche gocciola di valeriana, con una eleganza tutta particolare, e un sorrisetto d'uomo contento. Era, per un simile paesucolo, una farmacia veramente bella. Il legno inverniciato e i vetri degli scaffali erano senza scrostature e senza macchie. Le due bilancie scintillavano, tazze di porcellana, scodellini di ottone, cucchiai, forbici, il rotolo di cordicina color rosa, tutto era al suo posto, come se si trattasse di essere ispezionati da una commissione della Facolt
Ma lo faremo, lo faremo. Ella tornò quindi a domandarmi se, avendo a perderla, parlerei mai più di lei con alcuno e non mi diede tregua fino a che non ebbi risposto che avrei sofferto moltissimo di non poter parlare di lei a cuore aperto, con qualcuno che fosse contento di ascoltarmi. Feci allora una vaga allusione a Lei, amica mia. Hai Emma Steele diss'ella.
E tu sarai contento sempre nel mio: e sí lieto e felice e senza alcun pensier che non vorresti, quando lo provi poi, per tutto il mondo non l'aver fatto. Ed io, in cambio tuo, torrò questi tuoi affanni.
Percosso nuovamente da Dio, ripiomba nell'inferno. Non mai contento dell'esser suo ritorna sulla terra. Cristo predica l'amore. Gli uomini desiderosi del cielo dimenticano la terra. Lucifero ve li richiama, ed è malamente calunniato. CANTO TERZO Pag. 41
Drollino incontrò un'altra volta la Duchessa, e fu contento di vederla, perchè aveva udito dire che la signora non stava tanto bene. Si buccinava anzi che ci fossero delle speranze..., certe speranze soavi, che si concretano nei preparativi d'una piccola culla....
Manfredi, spesso ricorrendo con la mente ai casi avvenuti in quella notte memorabile, esclamava tra contento e turbato: «Anche la sventura a qualche cosa è buona; s'ella non fosse stata, io non avrei mai conosciuto questi fedeli che mi circondano.»
Ma quelli si possono magari considerare stipendiati, come se fossero svizzeri, o tedeschi; zuppa o pan molle. Sia contento, allora, disse don Garcìa, e lasci quieti noi in Gioiosa Guardia, dove si sta così bene. Felice mortale! L'avete trovata, la nicchia? E badate, ci verrei tanto volentieri ancor io.
La sonata finita; ero ancora lì, non mi avevano scacciato, anzi il maestro mi aveva detto contento:
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