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Aggiornato: 5 giugno 2025
Conforti reciproci, incoraggiamenti non mancavano certo in quelle file che decimava la morte. I Prussiani avevano fatto delle feritoie in un muro difaccia e con tutta la sicurezza possibile miravano come se fossero al bersaglio. Nella prima mezz'ora, Squaglia ebbe una palla in bocca che poco dopo lo rese cadavere.
Raccontò dettagliatamente a Dupont tutte le sue disgrazie. Egli era stato per molti mesi in prigione a Parigi, senza speranza, per così dire, di uscirne, e trovandosi privo dei conforti della moglie, che, in una provincia lontana, tentava invano di muovere gli amici in suo favore.
E credi, pazzo, ancor ch'io tel comporti, per una volta ch'io t'ebbi rispetto? Ma poi che né minacce né conforti ti pôn questa follia levar del petto, ti mostrerò quanto miglior partito t'era d'avermi subito ubbidito. Ma mostrerotti ch'io son buon per torre Frontino a lui, lo scudo a te d'Ettorre.
Avevate una gioventù calda, ardita, impaziente d'azione, dalla quale potevate, sapendo, trarre una potenza invincibile; però che LA GIOVENTÙ È SANTA; la gioventù anela al sagrificio puro, e per premio, una speranza che le conforti il sospiro ultimo, una parola di lode. Che avete voi fatto per essa? Quali sorgenti d'entusiasmo avete schiuso a quell'anime giovenili, che volano al grande collo slancio? Quali generose passioni avete tentato dirigere all'intento sociale? Nessuna. L'anime giovanili s'erano infiammate al sole della novella Civilt
Gli aperse tutto il suo cuore: pianse e dolorò lungamente. Indi a poco le parole di lui sì miti e soavi, le giunsero come balsamo di salute: sicchè sollevata da’ suoi celesti conforti, a grado a grado sentì rinascersi una quiete e una pace, che mai non avrebbe creduto.
Il sottoprefetto ascoltava e sorrideva. Il filosofo sorride sempre. Il mare, più è profondo, più apparisce tranquillo a fior d'acqua. Queste olimpiche calme sono i conforti superbi del mare, dei filosofi e dei sottoprefetti saltati. Dopo tutto, il cavaliere Tiraquelli vedeva approssimarsi il giorno della giustizia. Sentiva egli altamente di sè?
Se puon durar fin che dal mar sen rieda Il Cavalier, ch'a noi dal Ciel fu scorta, Fian dati i Turchi de la morte in preda, E non meno Ottoman con lor fia morto. Or, perchè l'opra che bramiam succeda, A noi stessi per noi diasi conforti, Andiam col
Conobbe allora i Ravelli, emigrati lombardi. La famigliuola si componeva del padre vedovo, del figlio Battistino, che fu ferito al Tonale difendendo quel passo alpino coi volontari, e di sua sorella Angelina, una buona ragazza di diciotto anni. Scambiavano fra loro le amarezze e i conforti comuni, dividevano i timori e le speranze, e quelle eterne illusioni degli esuli, sempre distrutte dagli avvenimenti, e sempre rinascenti dalle stesse rovine. Ogni primavera speravano il ritorno in patria per il prossimo autunno, ogni autunno per la ventura primavera; ma ogni volta che si credevano vicini al porto, una burrasca inaspettata li rigettava in alto mare. Tornato il cielo sereno, esaminavano l’orizzonte, e ad ogni nuvoletta lontana pronosticavano l’uragano che doveva sconvolgere l’Europa, far trionfare la libert
Era un ometto di media statura, secco, con un cordone di barba nera, naso e mento aguzzi. Il canonico era andato ad incontrarlo a piè della scala, seguito da don Ciccio e don Salvatore, e si buttò tra le sue braccia piangendo. Egli, dati que' conforti che si soglion dare in simili occasioni, entrò col capello in mano asciugandosi il capo pelato con la pezzuola bianca.
E quale potenza! Essa fu tale che l'averne veduto i segni incantevoli è per gli italiani della generazione che tramonta uno dei più grandi conforti della vita. E giova notare prima d'ogni cosa che Garibaldi rinfiammò all'improvviso l'entusiasmo delle moltitudini in un momento in cui ve n'era bisogno supremo. La pace di Villafranca, troncando all'improvviso sul Mincio la guerra che doveva «liberar l'Italia fino all'Adriatico» ci aveva posti in condizioni difficili e tristi. Minacciati dall'Austria, con la quale, anche più forte sul Mincio che sul Ticino, non potevamo misurarci da noi soli; diffidenti della Francia, che si temeva non paga della Savoja e di Nizza, ma intesa a chiedere nuove terre in compenso della sua protezione necessaria; irritati contro il governo di Torino che pareva peritoso, quasi restìo, per ragioni non da tutti comprese, all'annessione delle provincie centrali; ci trovavamo in uno stato tanto più intollerabile in quanto, pure avendo coscienza che non potesse durare, non vedevamo per qual via si potesse uscirne. Giorno per giorno sbollivano gli entusiasmi, crescevano i sospetti e s'inasprivano le passioni partigiane, aggravando le difficolt
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