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Aggiornato: 21 giugno 2025
Raspail se ne avvide, gli stese la mano, e coll'affetto dello sguardo gli chiese il segreto de' suoi dolori. Il mio dolore non è più un segreto pei miei compagni di viaggio prese a dire Fourrier coll'accento della più viva commozione, e accennava a Virey e a Michelet. Pure io ripeterò la confessione, perocchè la mia anima ha bisogno di rivelarsi. Nella sala si fece un silenzio solenne.
Ah! ricordo... ricordo tutto... ciò... che mi ha detto... Diego; andate... andate... Gabriele, se conosceste di chi sono figlia, se scopriste il tremendo segreto di mio padre. Quel segreto... è una menzogna. Che?... Che dite?... Che nulla vi ha nella vostra vita, nè in quella di vostro padre, di cui possiate arrossire. Il giovane parlava coll'accento della verit
L'Albani stette alcun tempo senza proferir parola. Poi, coll'accento dell'incredulo che sì piega ad una convinzione autorevole: Amico... fratello disse al levita fino dal primo momento che mi occorse agli occhi quel veto, ho riconosciuto che esso racchiudeva una calunnia, una trama inqualificabile, contro la quale io sarò impotente a lottare. Essi... gli infami... avranno calcolato tutte le evenienze possibili... Egli che occupa un posto tanto eminente nella societ
Questi era acceso come una fiamma, teneva gli occhi chini a terra, e si mordeva rabbiosamente le labbra. Vicenzino gli prese le mani e gli domandò con affetto, ma coll'accento imperioso di un amico che ha diritto di conoscere i segreti dell'amico: Che cos'hai? Vincenzo non rispose e scosse il capo come per dire: «A che serve?
Oh! non dubitate! esclamò Fidelia coll'accento della convinzione. Il genio emana da lui, ed egli non lo dona perchè vada sprecato. La vostra opera fu concetta nel desiderio del bene, e ciò che è buono è benedetto da Dio! Ormai non ho bisogno di altre spiegazioni. Contemplando da questo luogo i meravigliosi apparecchi, io gi
Arrivato in mezzo al ponte, guardai intorno, provai un istantaneo senso di freddo dal capo alle piante e rimasi immobile. Subito dopo mi balenò dinanzi l'immagine di Parigi vista dal Ponte Nuovo, e mi parve straordinariamente piccina. Poi mi appoggiai alle spallette e dissi coll'accento di chi vuol mettere un po' d'ordine nella sua testa: Vediamo.
Socchiuse gli occhi indi li spalancò, guardando l'Ariberti come se volesse passarlo fuor fuori; e frattanto, senza muoversi dalla sua superba postura, diede la mano al Bonisconti, borbottandogli un asciutto buon dì, coll'accento cupo di un primo attore, che si prepara a recitare l'Amleto, od altra parte di forza.
Voi... La signora Schönfeld s'interruppe, si raddrizzò tragica, solenne; poi ripigliò colla voce più bassa, ma col gesto, coll'accento severo, inesorabile del giudice: Voi avete abusato dell'innocenza, della inesperienza, del cuore, della passione.... Poi, d'un tratto, cambiando tono: Caaro da Dio! esclamò con tutto lo scoppio della sua natura rumorosa: Vous êtes un monstre d'iniquité!
Sta zitto, proseguì Leonardo coll'accento d'un fanciullo viziato, so quello che vorresti dire, che tutti i cattivi mariti non parlano diversamente... ma ti pare che io sia un cattivo marito? Che cosa faccio a mia moglie? Nulla. L'amico dottore si rizzò sulla punta dei piedi, e si lasciò ricadere sui calcagni, ripetendo come un eco: Nulla!
Amici: rispose coll'accento il più grazioso che seppe fare il signor Agapito, atteggiando in pari tempo le labbra ad un lezioso sorriso. Entri; disse la donna: la porta è socchiusa e non ha che da spingerla. Agapito la sospinse pianamente e sgusciò dentro con un certo mistero, aitandosi della persona non senza pretesa al garbo ed alla leggiadria.
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