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Aggiornato: 18 maggio 2025
Io scrissi queste pagine, coll'anima in pianto, poco dopo la pace di Villafranca. D'allora in poi, la Provvidenza che vuole l'Italia Nazione, la costanza degli uomini del Partito d'Azione e la santa audacia di Giuseppe Garibaldi, hanno affrancato le nostre terre meridionali: l'armi capitanate dalla Monarchia Piemontese hanno vendicato Perugia. Ma l'Italia non è. Venezia è schiava. Un Governo che trae le sue inspirazioni dallo straniero ci contende Roma. Una terra Italiana è oggi, per opera di quel Governo, terra Francese. I materialisti pagani del XIX secolo, che sostituiscono il culto della forza e del calcolo all'adorazione dell'eterno Vero e dell'eterna Giustizia, tengono tuttora il campo, e imbastardiscono su torte vie, dietro tattiche immorali indegne d'un Popolo che sorge, l'intelletto de' giovani. Vorrebbero che questa Italia, iniziatrice perenne dell'Unit
Venute in potere de' Francesi, furono sul finire del 1500 date in feudo col borgo di Musso al maresciallo Gian Giacomo Triulzo, detto il Magno, guerriero e duce il più illustre dell'epoca, di cui durerebbe intatta e limpida la fama, se apporre non gli si dovesse a grave colpa l'aver capitanate armi straniere a danno della propria patria, riducendola a doloroso partito; e di tale obbrobriosa azione ebbe condegna pena gli ultimi anni di sua vita, nei tanti contrassegni di noncuranza e di sprezzo che ricevette alla Corte del gallico re Francesco primo.
Fazzello, deca 2, lib. 1, cap. 2, racconta una battaglia tra queste navi messinesi e le palermitane, capitanate da Orlando de Milio esule di Palermo. Seguendo il mio proposito di non prestar fede che ai contemporanei, ho taciuto questo fatto, niente certo e brutissimo. Bart. de Neocastro, cap. 24. Bart. de Neocastro, ibid. Saba Malaspina, cont. pag., 358. Bart. de Neocastro, cap. 24.
Nessuna notizia si aveva intanto sulle mosse del nemico; continuava e pigliava piede la voce che i Prussiani si riconcentrassero sotto gli ordini del principe Federigo Carlo per marciare poi separatamente verso il mezzogiorno della Francia, tagliar fuori il Bourbaki, e sbaragliare le nostre file e terminare così la campagna contemporaneamente alla resa di Parigi. Garibaldi continuava ad approfittarsi di questa tregua per concentrare a sua volta la piccola armata dei Vosgi. La brigata Menotti e Bossak erano in Digione: si temeva in quei giorni per Ricciotti, del quale non si sapevano sicure novelle, quantunque si bucinasse di scontri e di prigionieri fatti da lui: Lobbia erasi troppo inoltrato ed oramai era inutile lo sperare di congiungersi a lui. Canzio, coi soldati che avrebbe portato da Chambery e da Lione doveva costituire la quinta brigata; eransi anche radunate ventimila guardie nazionali mobili capitanate da Pelissier... ma di queste sarebbe meglio il non farne menzione: mai caricaturista può avere ideato dei tipi più grotteschi di loro; gli stessi popolani non potevano fare a meno di ridere in vederli passare: certe fisonomie di paura, certe arie d'imbecillit
Vi avevano preso parte tutte le maestre, tutte le alunne della Scuola, capitanate dalla signora Sindachessa, e soltanto la bella Ottavia non vi era intervenuta.
Nelle schiere capitanate dal generale Antonini noi lo vedemmo colla divisa dell'umile gregario bivaccare allegramente sotto le mura di Treviso. La bellissima Giulia, sua moglie, lo aveva seguito al campo, e una ricca bandiera da lei trapunta sventolava all'avanguardia di quella colonna di audaci, ai quali non mancò la gloria di qualche impresa ben riuscita.
Mentre quella splendida corte era modello di gentilezza, le schiere di Roberto, capitanate dal siniscalco Bertrando del Balzo, provenzale, e congiunte con altre armi, proruppero ne' nostri paesi per sostenere i pretesi diritti di Manfredo, empierono di rubamenti e di carnificine la contrada, espugnarono ed incendiarono Saluzzo, presero prigione il marchese Tommaso co' suoi figliuoli, gareggiarono con Manfredo a commettere ogni barbarie, e così in breve disingannarono coloro fra i prodi Saluzzesi che avevano sognato in Roberto un semidio, e ne' suoi guelfi altri semidei, chiamati ad abolire le antiche ingiustizie, ed a stabilire in Italia il secolo della sapienza e della rettitudine.
Parola Del Giorno
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