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V'è chi sostiene che il sogno è causato da qualche grande sensazione del giorno innanzi, oppure dallo stato fisico dell'individuo; ma egli non aveva mai pensato alle benemerenze della Chiesa, nelle quali non credeva, ed era da anni, che non pensava a Cartagine a Nerone o a Napoleone, a Filippo II, alla storia d'Italia, e fisicamente si sentiva così bene; digeriva bene; mangiava bene; beveva bene; non sentiva nessun malessere.

Egli sospettava dunque tutto, spiava e studiava tutti gli sguardi, ascoltava tutte le parole bisbigliate, osservava tutti i passi e tutto ciò che lo circondava, dormiva poco, si svegliava a sobbalzo al minimo rumore, mangiava e beveva tremando, parlava di raro, fuggiva il consorzio dei suoi confratelli ed accelerava la sua messa in libert

Agata non abbandonava un minuto la sua creatura, di giorno di notte; beveva appena qualche sorso di brodo per sostenersi, e non chiudeva gli occhi oppressi dal sonno che col capo appoggiato al capezzale della piccola inferma, svegliandosi al rumore d'una mosca.

Ma facea contrario effetto, perché amor avea mischiato veleno e fuoco in quel vino che mi avvelenava e uccideva in un tempo. Cosí, tra vivo e morto, non sapeva che mangiava o beveva o aveva; ma parea un di quei che si sognano mangiare: ché la mia cena fu la sua bellezza.

Non si mangiava e si beveva senza interruzione, ma si avevano intermedii di specie differenti; dapprima oscene conversazioni, provocanti o voluttuose; poi musica, danze e divertimenti di esasperata libidine.

Ed ella toglieva i guanti, si stendeva lunga lunga alla ripa del rivolo, attingeva l'acqua nel cavo delle sue palme, beveva, si refrigerava il sembiante e... Bravo! ò perduto la mia pezzuola. Prestatemi la vostra, duca. E poi a galoppare di nuovo.

Rimpetto a lei i due facchini parlavano di sciopero, picchiando di volta in volta sulla tavola con le larghe mani callose, dalle unghie lucenti d'untume: il soldato, un settentrionale biondiccio, beveva silenziosamente, e fumava. No, no, domani non posso: ella mi dichiarò gravemente di domenica non posso. Domani ci ho la messa.

Eppure il giovinotto, contro ogni economia, Avea trovato il modo d'andare all'osteria Tutte le sere! È vero che beveva assai poco! Un bicchiere soltanto!... Se lo sorbiva al fuoco, Ma di bicchier quel verno egli ne bevve tanti, Che in aprile Graziano e Lisa erano amanti! Il padre se ne accorse e ne fu lieto assai, Ma a Lisa al giovane volle parlarne mai. Gli piaceva il maestro.

Il Piemontese beveva e ribeveva per asciugare il sudore, diceva; e avrebbe voluto indurre anche Cardello a fare come lui. Ma Cardello aveva paura di ubbriacarsi, perchè il vino traditore una volta gliel'avea fatta, ed egli era stato male una settimana per effetto della solenne sbornia presa la sera di Natale, mesi addietro. Dall'ansia e dalla commozione Cardello non sentiva sete fame.

In altri tempi aveva fatto il negoziante: era stato in Italia, in Spagna, a Londra, a Parigi, ed era tornato al Marocco con idee ed abitudini europee. Beveva vino, fumava sigaretti, portava calze, leggeva romanzi, raccontava le sue avventure amorose.