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Aggiornato: 14 giugno 2025
A quella intima, mentre per consueto negli altri pranzi non si suscitava discorso più favorito che tornare in ridicolo i decreti, le opere, le lettere d'Ildebrando, non vi fu più alcuno che proferisse motto. E qualcuno notò, che Guiberto, per ordinario cinguettatore e bevone anzi che no, quella sera parlava e beveva pochissimo.
Ma la Teresa n'era incantata; ne beveva le parole, come vangelo; rispondeva a tutto, preveniva anzi le domande che le potesse fare; tutta per filo raccontava la storia della famiglia, delle loro disgrazie, delle poche speranze che avevano. E il prete a tranquillarla, a dirle che si facesse animo, a metterle innanzi religiose consolazioni e ragioni piene di carit
Un giorno, poichè la moglie avida beveva innanzi a lui un liquore e gli negava il bicchiere sfuggendo, egli si levò dalla sedia con uno sforzo, e si mise a camminare verso di lei: le gambe gli oscillavano, i piedi si posavano su ’l terreno con un’involontaria percussione ritmica.
Donna Clorinda reggeva a due mani la scodella della minestra e con tutta precauzione l'accostava alle labbra e beveva il brodo. In un tondino era un mucchietto di pesce fritto.
E la contessa Juana, fattasi più presso a lei, con atti amorosi la veniva accarezzando, la baciava in fronte, le afferrava le mani, per distoglierle da quel viso; e consolandola de' suoi baci, beveva silenziosa le lagrime della sua sorella europea. Sapeva anch'essa, la bella figlia d'Haiti, che le lagrime fan bene, ma a patto che chi ci ama s'intenerisca con noi.
Quest’ultima essenza spinse l’avvocato ad un irresistibile scroscio di risa, al quale fece eco la signora Emilia. Metilde arrossì. Silvio aveva gli occhi fuori della testa. Per consolarsi delle continue sciocchezze di sua cugina egli beveva senza misura, e fra il vino, gli spropositi e le umiliazioni perdeva il cervello. La nonna dissimulava, pap
Ma allorquando egli udì che si beveva alla sua salute, che quella gran dama della Priamar aveva cortesemente alzato il bicchiere ad onor suo, che Sua Eccellenza si degnava di toccare con lui, che sguardi e parole amorevoli lo sfrombolavano d'ogni parte, fu un altro paio di maniche. Bisognava parlare, egli lo vedeva. Parlare! Ma che cosa avrebbe egli detto?
Pure qualcuno ascoltava, tenendo il respiro. Senza che egli l'avesse udita, la Maria era penetrata nella stanza adagio adagio e beveva quei suoni in una estasi ignota, a bocca aperta, stupita, amorosa.
Lorenzo disegnava, ma il suo sangue ardeva; e in quella guisa che un terreno arsiccio beve avidamente uno spruzzo d'acqua e ne fa sparire in breve ogni traccia, il suo sangue si beveva quel soffio delicato, e riardeva sempre più forte. Ma presto venne il punto che egli non potè più durarla, e alzando il capo verso la contessa, ne disse una delle sue, la più grossa che le avesse ancor detta.
E pure era la sua piccola mano deliziosa che mi si tendeva nell'ombra, era la sua vita flessuosa ch'io stringeva, era l'alito della sua bocca ch'io beveva, eran le sue labbra rosse come il melograno ch'io suggeva! Come mai? interrogò ella con una voce molto velata, quasi rauca, che cosa è accaduto? Io risposi: Credevo di poter vivere senza di te! Credevo di poterti scordare!
Parola Del Giorno
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