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Genova è in festa per l'American-day. Suono di trombe, folla, folla, folla. Balconi riboccanti, vasta primavera dilagante di toilettes femminili, scugnizzaglia sospesa sui capitelli.

Torturato dalla fantasia mi rimproverai di non essere corso prima nella Theresienstrasse a vedere se i balconi dessero qualche segno di una levata mattutina della famiglia. Avrei voluto corrervi allora, ma tremavo di non essere in tempo, ed esitai tanto che la cosa divenne impossibile.

Dalla Porta San Frediano fino al palazzo Pitti le finestre, i balconi delle case erano adorni di arazzi, di tappeti; le vie erano calcate di folla, «Procedeva lentamente scrive il cronista di un giornale per appagare le rispettose brame della concorsa moltitudine il Reale Corteggio.

Ritornando da Colonia sostammo a Königswinter e salimmo, verso il tramonto, alla Drachenburg. Gli Steele mettevano in gesti ed esclamazioni il loro entusiasmo per la splendida, bizzarra Burg polifronte, tutta guglie, pinnacoli, torri, scale, balconi, sculture di marmo e di bronzo, versi e motti parlanti al sole, ai venti, al Reno profondo che si perde curvo all'orizzonte di levante, si perde curvo all'orizzonte di ponente; visione dell'antico appassionato di sentimento moderno, gittata da un grande poeta della pietra in quell'alta solitudine, a duecento metri sul fiume. Violet era muta, oppressa dall'ammirazione. Sedette presso all'entrata della fronte opposta al Reno, riposando quasi lo sguardo sulle vicine cupole verdi dei coni che sorgono dietro il Drachenfels; e dichiarò che non avrebbe potuto ammirare altro così presto, e che rinunciava quindi a salir sulla cima dove son le rovine del castello antico. Volle però ad ogni costo che vi salissi io. Gli Steele, che conoscevano gi

Piccola casa che da’ tuoi balconi respiri il verde e ridi a Primavera, piccola casa ov’Ella un non era, ov’Ella schiuse i suoi lucenti occhioni: piccola casa linda come un fiore ove il mio core in Lei trovò la pace, che taci, mesta, se la bimba tace, che lieta echeggi a l’infantil rumore: in te sien puri ogni atto, ogni parola: schiuse sien le tue porte a chi domanda pane, e a la tua piet

Ah! qui? ella chiese naturalmente. Qui.... è il luogo dove io passo quasi tutte le mie ore. Ho scelto questo per tante ragioni: prima di tutto le memorie, anzi le leggende, che vi si connettono; poi.... la splendida vista che vi si gode. Ella guardò dagli ampî balconi. Ma la scena non era più quella che un giorno le si era affacciata, beata e sorridente, de' campi in festa.

Agata vi aveva trasportato i suoi canarini che cantavano a squarciagola, un gatto che faceva le fusa e si lisciava il capo colla zampa o stava in contemplazione sui balconi, e de' bei colombi che beccavano le briciole sul pavimento o tubavano sulle porte.

Lessi: La plebe intera e ammutinata: Fiera e compatta ingombra piazze e strade: Gli urli «Pane e lavor» son le sue spade, Di mille petti a fa barricata. Lessi: Caffè, palagi han vetri infranti: Chiusi i balconi e chiuse son le porte: Passan per la cittade armate scôrte, Lutti s’apprestan per le donne e pianti.

A poco a poco i balconi e i terrazzi si spogliarono dei loro vasi, le barche vennero chiuse nella darsena, le palme rivestite di paglia e gli ultimi scarsi soli d'autunno morirono silenziosi sopra i muri tristi e desolati.

Avvertiti i baldi giovani che il convoglio delle truppe imperiali era prossimo a giungere, si diedero subito a costruire una barricata allo sbocco della via verso Ponte S. Marco, e dopo di avere collocata della gente anche inerme sui balconi e nelle vie per dimostrare che erano in molti a chiudere il passo, presero posto nella barricata, risoluti a tutto.