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Aggiornato: 11 maggio 2025
Arazzi di ricchissimo liccio, con disegni storiati, cortinaggi di seta, tappeti di Fiandra, seggiole dorate, larghi cuscini di velluto gettati alla rinfusa sul pavimento; su d'un tavoliere, in eleganti astucci, gioie, vezzi, smaniglie, collane, cinture, piume fatte di sole perle e di brillanti; sui cuscini una veste di raso bianco, mantelline, veli, trine, merletti, sfoggi d'ogni maniera.
Spiegando i bullettin, che avea riposti per la gran fretta senza fare esame, legge che astucci e oriuoli avean posti, catene, tabacchiere e vasellame, mille lavor fantastici e supposti, e tutto d'oro e niente di rame; indi guaine o vuoi stivali o guanti per certe dita de' moderni amanti.
Si lavorano un pochino le pelli e se ne fanno selle, bardature per cavalli, sandali, astucci per le armi; si lavora il ferro, che si trova poco meno che puro in natura, e se ne cavano rozze lance e lame per sciabole.
Chiuse gli astucci e li cacciò nel forzierino. Riceve, signora duchessa? le domandò la cameriera. Chi c'è? Il commendator Cantasirena. Lo zio Matteo! Nora, in quel minuto, dimenticò l'astio, il rancore, la gelosia, dimenticò Evelina, il Laner, non pensò più che alle sue perle, a' suoi brillanti e corse di slancio incontro allo zio Matteo, come alla sua unica speranza, alla sua unica salvezza!
Si sentiva il rumore delle sue gambe robuste, che battevano su le tele onde era cinta: il rumore che facea il peso della sua florida, prestante persona. Entrò nella sua camera e tornò alcuni istanti appresso, tenendo fra le sue braccia varii astucci coperti di raso bianco, turchino, rosso, di pelle scura. Li gettò sulla tavola alla rinfusa.
L'amica aff.ma ZAIRA. Alfredo scolorì lievemente e lasciò cadere una lagrima limpidissima che fu vista anche da Maddalena ed Elisa. .... Ne fu commosso!.... Tanta gentilezza d'animo, pensò, ad onta della mia trascuranza verso di Lei. Provò rimorso!..... Le sorelle, positive in confronto del fratello tutto sentimentalismo, chiesero il permesso di aprire gli astucci, perchè non reggevano nella pelle dalla curiosit
Tornò: salì nella sua camera: aprì lo stipo: si accorse che gli astucci dei gioielli erano stati messi sossopra: vide che era stato frugato tra le sue carte: ritrovò la lettera di Cristina, che ella non credeva aver conservato, aperta, sopra un mucchio di altri fogli in un cassetto.
L'essenziale era di noverar le chiamate agli onori del proscenio, in fine, e le interruzioni entusiastiche nel corso d'ogni atto; i bene, i bis, gli applausi fragorosi, gli astucci regalati dal solito «ammiratore del vero merito», i ritratti, i sonetti, e all'occorrenza anche il volo dei piccioni. Povero autore delle Frondi sparse, che tempo era il suo!
Non è il donar molto, ma il donar bene..... Maddalena ed Elisa intanto, non cessavano dall'aprire e chiudere quei tre astucci, senza arrischiarsi a metterli in opera, e la notte sognarono di brillanti a palate grossi siccome noci. Violetta non vá più monaca ma si marita.
Nessuno lì sul momento, toccò gli astucci.... Alfredo postosi a sedere su di un angolo della madia, lesse la lettera, mentre le due sorelle standogli dietro la schiena la leggevano prima di lui...... Lo scritto diceva: Nelle mie stagioni trionfali all'Avana, a Madrid, a Barcellona, a Vienna, a Milano, a Napoli, quale primo soprano nei rispettivi primi Teatri, e quando io non aveva ancora venticinque anni, m'ebbi, alle serate, vistosi ricordi in oreficeria. Ne ho tanti, che ormai li trascuro, e non li porto più dopo la morte del mio caro marito, il quale, come gi
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