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Aggiornato: 1 giugno 2025


Mi aspettavo, Signori del Tribunale, l'art. 46: pazzia, pazzia letteraria: ma non mi aspettavo, Signori del Tribunale, l'articolo solito: oltraggio al pudore, offerta in vendita.

Poco, lo confesso. Me lo aspettavo. Appena che si esce fuori dal solito giro di pensieri, le donne non capiscono nulla. Eppure si tratta dell'amore, un sentimento del quale a sentir voi avete il monopolio. Non lo avevo mai visto così cattivo. I suoi occhi erano torbidi come cielo che si rannuvola profondamente. Per conto mio risposi conosco così poco l'amore che non saprei parlarne.

Io ero ben gagliardo allora, e le mie braccia e tutto il mio essere si affondò in quella profumata tenerezza bianca della Polonia. La sentii più tardi mezza dormiente sussurrare alle mie orecchie: Da quanto tempo ti aspettavo bell'italiano! E la mattina mi diceva quasi piangendo: Mon Dieu, come mi potevo difendere?

Or tanto maggior letizia mi porta la salute tua quanto io manco la aspettavo. LIDIO. E tu, sorella, tanto piú cara mi sei quanto io, per te, oggi salvato mi trovo: ove che, se tu non eri, forse ucciso stato sarei. SANTILLA. Ora aranno fine li suspiri e li pianti miei. Questo è Fannio, servo nostro, che sempre fidelmente servito mi ha. LIDIO. Oh! oh! oh! Fannio mio, ben di te mi ricordo.

Bisognava che Raimondo sembrasse morire di morte naturale. Bisognava che anche al medico non potesse balenare alcun sospetto. Dei diversi metodi studiati nessuno mi parve eligibile, praticabile. E intanto, mentre aspettavo il lampo rivelatore; la trovata luminosa, io mi sentivo attratto da uno strano fascino verso la vittima.

Ti avevo vista una sera, tempo fa, non so dove, e da allora ansioso aspettavo... La Notte, gonfia di stelle e di profumi azzurrini, su di me illanguidiva la sua nudit

Noi siamo piuttosto dei giovani artiglieri in baldoria!... E voi dovete, anche a vostro dispetto, abituarvi al frastuono dei nostri cannoni! Che cosa dite?... Siamo pazzi?... Evviva! Ecco finalmente la parola che aspettavo!... Ah! Ah! Bellissima trovata!... Prendete con cautela questa parola d'oro massiccio, e tornatevene presto in processione, per celarla nella più gelosa delle vostre cantine!

Dal terrazzo, vestito, tutto pronto, cavando l'orologio nella penombra della luna tramontata e del giorno che sorgeva, vidi aprirsi una ad una le case dei contadini. Nell'albergo, dormivano ancora. Pure, sapendo che col treno delle sei e mezzo aspettavo mia moglie, si alzarono. Mi nascosi, vergognandomi di farmi vedere così premuroso. Ma dalla finestra, vedevo sempre la stazione, che s'era svegliata anche lei. Sotto la porta, un facchino si stirava le braccia. Uscii, non ne potevo più. Nel crepuscolo mattinale la serva spazzava, in basso, la stanza da pranzo. Le dissi che andavo a passeggiare. Sorrise. Non capii quel sorriso. Ero inebetito. Come l'ora si appressava, cresceva in me la sicurezza che non sarebbe venuta. Non viene, non viene mormoravo. Me ne andai sulla via maestra, parallela alla via ferroviaria. Andavo incontro al treno, come un pazzo, come un bambino. Poi la via maestra faceva un gomito; tornai indietro, alla stazione. Presi una tazza di caffè, poi un vermouth nel piccolo caffè, parlai col padrone. Era l'alba, ma grigia. Forse il sole non sarebbe uscito, forse essa non sarebbe venuta. Anzi era certo che non veniva. Aspettavo per scrupolo di coscienza, quasi per dovere. Avrei potuto andarmene, perchè non veniva. D'un tratto odo un debole fischio, un suono di campanella, mi precipito fuori, in tempo per vedere un treno nero, bagnato d'umidit

Io che mi ero un po' inalberato leggendo quella specie di settecentesca visione che chiude il capitolo intitolato Arcobaleno, non mi aspettavo però di veder intervenire un sogno (l'autore non può far a meno di chiamarlo: miracoloso sogno ammonitore) perchè riuscisse meno ostico il mutamento finale del Vecchio. E a questo punto non bisogna più dire il senatore Alessandro Zeno, ma soltanto il Vecchio. Egli è divenuto una entit

Una donna orribile, sospirò Edith. Sono tutti diversi da come me li aspettavo. E sconfortata sedette sull'erba.

Parola Del Giorno

quell'autorevole

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