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Aggiornato: 28 ottobre 2025
In questa ampia e nobile libert
Questa coperta bisogna levarla, perchè si sciuperebbe, disse la signora Cesarina sollevandone con ambo le mani un lembo per mostrare loro la ricchezza della frangia. Guardate come la coperta è ampia, tocca quasi il tappeto. Tutte e tre indugiavano dinanzi a quell'immenso letto bianco: anche la camera era quasi troppo grande, piena di un silenzio e di una penombra che turbavano.
Mentr'egli parlava, la mia attenzione, più che dalle sue parole, era stata attratta dalla sua persona. Mi era parso un gigante, una creatura diversa da me, capace di ammaccare il mondo con un formidabile colpo di pugno; capace di sconquassarlo con una scossa delle braccia nerborute, con una spinta del suo petto di bronzo. Nella fronte ampia e negli occhi vivacissimi lampeggiava indomabile la volont
«Il Valcarenghi occupa, nella novellistica moderna, un posto che molti gli invidiano, e questo volume rappresenta un intermezzo piacente e pregiato nella sua forte ed ampia produzione di raccontatore geniale.» PERCHÈ RITA?... ed altre novelle. Un volume in-16 L. 1. =I Retori.= FUMO E CENERE. Un volume in-16 L. 3 50. Un volume in-16 L. 2.
Ma tutt'intorno c'è una cornice assai più grande, e assai più elastica.... E' la giornata solare. Poi, più ampia, la mutevole stagione, fragile, infinitamente allungabile.... guardate! La mia tenace volont
Chi sei dunque? VIGNAROLO. Son Guglielmo e vo' entrare in casa mia, dar Artemisia al mio padrone e Armellina al vignarolo. CRICCA. E gli atti, il procedere e le parole mi fan ampia fede che tu sei quel vignarolo che eri prima. Non ti vergogni a dire che sei Guglielmo? VIGNAROLO. Mi vergognarei facendo cosa cattiva, ma in entrando in casa e disponendo delle mie cose non fo cosa cattiva.
Imbaccucato in ampia pellicia, egli meditava, o piuttosto continuava il vaneggiamento che l'assorbiva da otto giorni. E' non si accorse neppure dell'arrivo di suo fratello. Il conte Alessandro, da che scorselo da lontano, accelerò il passo, discese da cavallo, ed avanzò verso il principe, gridando: Eccomi qui, Pietro.
Era senza dubbio uno dei più belli uomini che avesse mai visti: alto, forte, agile, con le guance incorniciate dalla barba d'un biondo di seta, i capelli castani un poco diradati sulla fronte che pareva pertanto più ampia, la carnagione bianca, anzi pallida e quasi macerata come quella dei discendenti di razze elettissime, gli occhi azzurri e profondi sotto i puri archi delle sopracciglia, il naso aquilino dalle narici nervose, l'abito elegante, il portamento veramente principesco.
Splendette ampia la fiamma investendo d'una luce viva il sasso giallo-rossiccio che formava la vôlta e le pareti laterali di quella caverna, riflettendosi sugli ineguali e rotti scaglioni che ne costituivano il fondo, il quale alla superiore estremit
Mentre i due vetturali scaricavano i bauli, gli amanti salirono a veder le camere, e sulla scala s'imbatterono in una signora ampia di forme, col viso pitturato e le sopracciglia duramente segnate a nerofumo. Ella salutò chinando la testa, e si fece da un lato. È la signora Teobaldi, di Verona, disse l'albergatrice, che seguiva. Una buona e bella signora.
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