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Aggiornato: 31 maggio 2025
Sì, egli sentiva, e adesso non dovea più arrossire confessandolo come fosse una colpa, sentiva di volere un poco di bene anche a sua cugina; ma questo affetto era di tutt'altra natura. Era la dolce confidenza di una amicizia quasi fraterna; era una simpatia intellettuale; era il conforto, ma non era l'oblìo dei suoi dolori.
E tuttavia io non voleva credere che Raimondo fosse mutato verso di me; e lottavo meco medesimo per persuadermi che la sua amicizia aveva sopravvissuto alla distruzione del suo cuore. Domandavo questa fede ad ogni cosa, ad una stretta di mano più lunga, ad un saluto più affettuoso, ad un sorriso più confidente.
Non mai entusiasmo d'amore spinse l'uno incontro all'altro due esseri così, non mai due cuori palpitarono d'una amicizia così santa, così profonda, così forte; tanto forte, che il Mandello sentì negli occhi le lagrime per la prima volta, e al Palavicino mancarono gli spiriti. Il Guicciardini intanto, colla calma inalterabile dello storico, stette contemplando quel gruppo.
Il pubblico italiano non s'accorse degl'Inni Sacri, se non dopo pubblicato il Cinque Maggio. Quando, nel 1817, Carlo Mazzoleni indirizzava per essi complimenti al Manzoni, questi gli rispondeva: "Io non so quali grazie rendervi per le lodi, colle quali mi fate animo a proseguire questi lavori. Se io non dovessi attribuirle in gran parte alla indulgente vostra amicizia, mi leverei davvero in superbia; ma ad ogni modo l'indifferenza del pubblico mi far
Voi donne non conoscete amicizia chi nol sa? però io ho sempre dubitato se voi donne abbiate il cuore fatto come il nostro. Clelia non rispose piangeva. Allora la tenerezza, vincendomi il cuore, mi fè correre in mente il dubbio sulle mie stesse parole, il dubbio sopra di me, sopra i miei sentimenti.
Egli era, ripeto, alla corte d'Alboino, dove gli avvenne di stringersi in salda amicizia con messere Alardo di Anglona gran siniscalco del re; il quale messer Alardo, a sua volta, era amicissimo di un povero ma gentil cavalier normanno, chiamato Laurent di Sauvaine. Erano in tre! disse il piccolo Riario. Omne trinum est perfectum! rispose, senza turbarsi, il Pietrasanta.
L'amico, un commesso viaggiatore, al quale una caduta avea quasi spezzata la gamba sinistra, stando in bolletta s'era salvato allo spedale. Veneto pur lui aveva ben presto stretto amicizia con suor Carmelina. La trovava semplicemente una buona putela, una fia de la Madona. Io lo andavo a vedere tre volte alla settimana, poi finii per recarmi a trovarlo quasi tutti i giorni.
Si guardò intorno, e vedendo la coppa, la portò alle labbra che sentiva arse da un'interna febbre. Ascoltatemi, proseguì imperiosamente. Sono qui, non perchè vi ami, non perchè io creda alla vostra amicizia, ma perchè voglio e devo perdermi. Loredana, Loredana, per carit
E da prima pensai che egli non volesse essere turbato nel suo dolore e che io subissi la sorte di tutti e me ne dolsi amaramente pensando alla nostra amicizia, e ai diritti ed ai privilegi che io credeva mi spettassero; ma più tardi andai oltre a credere che egli cercasse di fuggirmi accusandomi d'essere stato io la causa delle sue afflizioni.
Vince di mille secoli il silenzio. Confessioni dell'autore. La rete di Vulcano. Amicizia francese. Parigi adulata. Giustizia resa alla Francia. Zii da commedia. I mali dell'accentramento. Parigi e Roma. Una scena pastorale. L'uscio di casa.
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