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Aggiornato: 25 giugno 2025


Al 1859, contro la volont

Dopo ciò il generale volle annunciare al Re la sua determinazione con questo affettuoso e riverente biglietto: 23 novembre 1859. Sire, «Secondo il desiderio della Maest

Figlio di un bonapartista, io ho nel sangue la simpatia pei napoleonidi, e non ho mai cessato dal professare la più viva riconoscenza per l'uomo che nel 1859 mi ha fatto palpitare di entusiasmo col suo Proclama agli Italiani. Ho scritto un opuscolo in favore di Napoleone III, quand'era prigioniero in Inghilterra. Compiangetemi!

Ma se è vero che l'Italia può oggi gloriarsi di aver raggiunto nell'arte della rappresentazione drammatica un altissimo grado, è d'uopo convenire che a quell'avventuroso risveglio prodotto dall'efficace impulso dato dal Modena a' suoi tempi, tenne dietro, nell'infausto decennio che precedette la grande e seria riscossa del 1859, una fase di sosta, o piuttosto di decadimento.

La questione italiana fu iniziata, anzi posta nel Congresso di Parigi dal conte di Cavour, con il consentimento dell'Imperatore, l'Inghilterra favorendolo. A Plombières furono convenute forse l'alleganza di famiglia e l'alleganza nazionale. E la guerra del 1859 spuntò in quel firmamento ove dovevasi vedere quindi a poco la stella d'Italia brillare, quella dell'Austria impallidire.

Nella conversione avrebbero pure a comprendersi i beni di quelle corporazioni religiose di Lombardia il cui incameramento venne impedito dall'articolo IIj, del trattato di Zurigo del 1859...

Milano, 1 novembre 1859. Dev.mo obbl.mo ALESSANDRO MANZONI."

In data del 29 aprile 1859 il re Vittorio Emanuele diresse alle truppe un nobilissimo proclama, il quale fra le altre belle cose diceva: «..... L'annunzio che vi è annunzio di guerra; all'armi dunque o soldati... Io sarò il vostro duce. Altre volte ci siamo conosciuti con gran parte di voi nel fervore delle pugne; ed io, combattendo a fianco del magnanimo mio genitore, ammirai con orgoglio il vostro valore. Movete fidenti alla vittoria, e di novelli allori fregiate la vostra bandiera, quella bandiera che coi tre suoi colori e colla eletta gioventù, qui da ogni parte d'Italia convenuta e sotto a lei raccolta, vi addita che avete a compito vostro l'indipendenza d'Italia; questa giusta e santa impresa che sar

Questo, e non altro, il concetto altrettanto superbo quanto inane; questo, e non altro, il disegno che presumono tenere celato, e tuttavia prorompe di straforo quasi raggio di lume chiuso dentro la lanterna del sicario. Arzigogoli furbeschi di fraudo vulgare le ragioni onde si presume onestare la perfidiosa ingiuria. Teme il benefattore imperiale, che l'Austria alla sprovvista ritorni; e se ciò fosse, forse lo starsi i Francesi a Roma nel 1859 trattenne l'Austria da allagare il Piemonte? certo sono le poche forze francesi stanziate a Roma quelle, le quali varrebbero ad impedire gli Austriaci: bensì la tema della sua potenza, e questa essi hanno o no, sia che i Francesi occupino Roma, sia che non l'occupino, però che dal mare ed anco dal lato di terra abbiano facolt

Il desiderio del Marchese è stato esaudito, poichè Pasquale Villari, professore di storia a Pisa, ha pubblicato un'opera pregevolissima, «La storia di Girolamo Savonarola ed i suoi tempi». La campagna dei volontari intorno Roma. La campagna dei volontari intorno Roma. Nell'autunno 1866 l'Italia era in preda ad un eccitamento eguale a quello dell'anno 1859.

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