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Guardandola da questo punto di vista, Nino sentiva che in fondo egli l'aveva sempre amata! Anzi, non aveva mai amato altri che lei! Pensando così era sincero. Aveva completamente scordato il breve e violento capriccio avuto anni fa per l'altra sua cugina, Adele. Anche la passione più grave e più duratura per la Villari, gli era uscita dal cuore e dalla memoria. Adele? Non esisteva più! La Villari?

... Nunziata uscì sul balcone e seguì cogli occhi la carrozza che si allontanava rapida nella notte. A un punto parve rallentare, poi girò, sparve. Con essa sparve la luce nella vita di Nunziata Villari. Giovinezza, amore, speranza, desiderio tutti i lumi della ribalta il Destino li spense; e la lasciò nel buio. Oh bocca chiusa, oh fonte di mistero, Schiudi le ignote tue delizie a me...

No, disse Nino, non l'ho saputo. E inchiodò gli occhi in faccia a Della Rocca, lungamente, fissamente, finchè questi si alzò, turbato, e disse che doveva partire. Quando fu uscito, Nancy disse a Nino: Chi è la Villari? E perchè ha voluto suicidarsi? Villari... Villari! Mi pareva il nome d'una attrice morta cento anni fa. Nino le prese la mano. Tu non sai niente, Nancy, disse.

Lo zio Giacomo richiuse la finestra, e si diede a camminare in su e in giù nella stanza del figlio assente. Sulle pareti, sui tavoli, sul caminetto, sugli scaffali, stavano delle fotografie: Nunziata Villari, nella parte di «Teodora» in rigide vesti regali. Nunziata Villari nella «Cleopatra», vestita di soli gioielli. Nunziata Villari nella «Margherita Gauthier», in camicia da notte o così parve ai torvi sguardi dello zio Giacomo. La Villari da «Norah», la Villari da «Saffo», la Villari da «Francesca»... Più in l

A dir vero dei fiori in casa non ve n'erano. La Villari richiamò dunque Teresa e le disse di andare dal fioraio e di ordinare per cento lire di gardenie e di rose bianche, tutte bianche, e che le portassero il più presto possibile. , signora, disse Teresa andandosene. E non scordare il parrucchiere per le sei. , signora. E una carrozza per le sette. , signora. E, Teresa!...

Non sai neppure di essere una piccola belva, una tigre ircana!... Nancy rise. , va bene. Ma chi è la Villari? Qualcuno che tu hai divorato, disse Nino. E, pensando al braciere di carbone, partì per Napoli col primo treno. Perchè Nino, pur avendo il naso di pasta frolla, aveva il cuore d'oro.

Conosceva anche il proprio cuore; e più di una volta le era parso di scoprire in esso dei sintomi di ciò ch'ella chiamava una «cotta», una «~toquade~», per questo giovane Nino dalla testa ricciuta, dal riso leggiero, dagli occhi violenti. Nunziata Villari temeva le sue «cotte». E non a torto. Da tempo ne conosceva i disastrosi effetti.

Ma è vero! esclamò la signora bionda. C'è quella grande attrice italiana, stasera, al Garrick! Come si chiama? Villari! Gi

E in tali pensieri essa sgridava Marietta per tutte le cose che aveva messo nei bauli, e per tutte le cose che non vi aveva messo, e per il modo in cui erano state messe. Ma la Villari sbagliava; nessuna sbiadita inglese aveva distolto da lei il naso di pasta frolla di Nino.

Chiamò Marietta che le sciogliesse i capelli, e Marietta le rifece la treccia, e mise via il resto che non occorreva, e le diede la lanolina per la faccia. E la signora si mise a letto come Nunziata Villari d'anni trentotto. Antonio ancora non turbava i suoi sonni.