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Signore, le disse decisa, la mia triste, la mia tristissima posizione non mi consente di rifiutare visite di persone incognite; ma non ho mai conversato con persone il cui volto sia pertinacemente coperto da quella eterna visiera che cuopre il vostro. Orsù levatevela e ch'io vegga i vostri lineamenti.

Per un suo tristo comando gli debbo accatastar mille di questi ceppi e la mia dolce signora piange quando mi vegga lavorare e dice che mai lavor vile ebbe un cotale lavoratore. Ecco io mi scordo e pure questi dolci pensier fanno più lieve il lavor mio, che quanto più penso tanto meno fatico. Entra MIRANDA e in fondo PROSPERO.

Tucto questo t'ho decto, carissima figliuola, per darti materia di pianto di vedere gionta a tanta miseria la nobile cittá de l'anima, e perché tu vegga quanto male esce della principale porta della volontá. Alla quale Io non do licenzia che i nimici de l'anima entrino, come decto è; ma, come Io ti dicevo, do bene licenzia ne l'altre che i nimici le percuotano.

LELIO. Gli occhi vedono alle volte cose che non furono mai. EUGENIO. E ci vuoi far credere che l'hai visto? CRICCA. Se non l'ho visto con gli occhi miei, che non vegga piú mai! EUGENIO. Ci vuole far vedere la luna nel pozzo.

A che condizione, occhi miei, sete, che chiusi il ben, e aperti il mal vedete? 63 Il dolce sonno mi promise pace, ma l'amaro veggiar mi torna in guerra: il dolce sonno è ben stato fallace, ma l'amaro veggiare, ohimè! non erra. Se 'l vero annoia, e il falso mi piace, non oda o vegga mai più vero in terra: se 'l dormir mi d

Ciò che al piú vil de' servi miei non vieta forza di legge, il susurrar del volgo fia che s'attenti oggi a Neron vietarlo? POPPEA Alto signor, sola mia vita; ingombro di cure ognora, e dal mio fianco lungi, me tieni in fera angoscia. E che? non fia, ch'io lieto mai del nostro amor ti vegga? NER. Lunge da te, Poppea, mi tien talvolta il nostro amor; null'altro mai.

Io aveva vegliato al suo capezzale colla trepidanza di chi vegga la sventura approssimarsi a lui e voglia deviarne il cammino o ritardarne i passi. Avevo spiato ansioso ogni sospiro delle sue labbra, ogni tremito del suo corpo, ogni moto lieve delle sue mani e del suo capo.

SCATIZZA. Le conosco meglio di te, cosí gli venisse il cancaro! Vo' che tu vegga. Chi mi domandava s'io ne sto male; chi s'i' la torrei per moglie; chi diceva ch'ell'era in molle in dormentorio, che s'asciugava; chi ch'ell'era in soppresso nel chiostro. Un'altra mi disse: Tuo padre ebbe figliuoli maschi? Oh! Io fui per dire: Ebbe un ca...cameto.

La Glicinia è un pallido fiore mormorò l'Albani. Se voi non vi chiamate Fidelia, come accade ch'io vi vegga inginocchiata davanti al mio letto? È il posto che mi spetta; e non credo che altra persona al mondo più di me ci avrebbe dritto.

«Vieni qua... menala qua che la vegga... diceva il pievano a Rocco fategli largo..... Eh? di queste ne ho a sentire nella mia pieve? E levando il bastone sopra la fanciulla, che veniva innanzi trascinata dal padre; ma se l'ho detto, continuava, è malefiziata! non la vedete com'è stravolta? Va, tienila chiusa, mettile in bocca una foglia d'olivo benedetto, falle bere un sorso d'acqua santa; domani la condurrai in chiesa, faremo l'esorcismo; e se il diavolo non le uscir