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Nel veder fuggire don Pio solo, don Pio che pareva una bestia inseguita, tutti si diedero a rincorrerlo, domandandogli con alte grida: E Maria? Dov'è Maria? Ma egli non si fermava; correva sempre, correva precipitosamente finchè non cadde nell'ingresso del giornale, dove in quel momento trasportavano Maria priva di sensi.

Mi rombavano negli orecchi i gridi, i singhiozzi, le parole insensate che mia madre proferiva mentre Federico e le donne la trasportavano fuori. Nessuno lo tocchi, nessuno lo tocchi! Io voglio lavarlo, io voglio fasciarlo.... io....

In quella Lodovico entrò nella stanza, riferendo che trasportavano Morano su d'una materassa ad una capanna poco distante. Montoni parve placarsi, e disse ad Emilia che poteva tornare alla sua camera. Ella andossene volentieri; ma l'idea di passar la notte in una stanza che poteva esser aperta a tutti, le fece allora più spavento che mai.

Tra i primi feriti vi fu il capitano Giulio Bolis del battaglione Antongini, colpito mortalmente in pieno petto. Mentre i suoi amici lo trasportavano in Mentana, Garibaldi chiese chi egli fosse. All'annuncio: È il conte Bolis di Lugo esclamò, battendosi la fronte: Povero Giulio!

Quella quiete, quella solitudine, quei sentori, quel prospetto che gli ricordava gli sfondi pittoreschi del suo parco, trasportavano il pensiero di Silvio alla casa paterna, alle cure serene, ai piaceri semplici della vita domestica. Si ricordò di Maria con tenerezza e con rimorso, pensò che in quel ritiro suo nonno giuocava la vita per l’emancipazione della patria, lo zio era stato sacrificato allo stesso intento, la zia era morta di dolore, suo padre era partito per la guerra e per l’esilio, la nonna aveva passata l’esistenza nella solitudine fra le ansie delle persecuzioni. Ah quei poveri vecchi non avevano mai pensato alla necessit

Le striscie di sangue vedute da Emilia sulla scala, provenivano da una ferita toccata, nella zuffa, da uno dei satelliti che la trasportavano, e sfasciatasi nel camminare. Per quella notte accontentaronsi coloro di chiuder bene la prigioniera, non pensando a farle la guardia. Ecco perchè, alla prima ricerca, Emilia trovò la torre deserta e silenziosa.

Una delle mancanze che più si facevano sentire era quella di una tavola, per cui avendone vedute due in una piazza andammo in cerca del rispettivo proprietario per noleggiarle, ma per buona fortuna fummo avvertiti ancora in tempo che erano di uso pubblico, cioè si trasportavano a domicilio quando ne era il caso, per stendervi e lavarvi i morti: tanta è l'abbondanza di mobiglia in queste case.

Nel primo cortile c'erano mucchi di lana e di cotone in bioccoli, che gli operai caricavano sopra carri a mano e trasportavano sotto ad una tettoia per la pulitura. L

I pompieri, onorato corpo che vanta nobilissime tradizioni, senza badare a fatiche e pericoli, si moltiplicarono, spengevano incendi, sgombravano via le macerie, demolivano muri, salvavano quanti più potevano dalle case incendiate, trasportavano feriti, lottavano ogni giorno, ogni ora con la furia degli incendi, guidati dal sentimento del dovere e da profonda piet

Il battello appoggiò adagio adagio, scricchiolò contro i pali e la folla cominciò ad incontrarsi sul ponticello mobile. Quasi sospinto da essa e dai facchini che trasportavano i bagagli, il commendatore Massimo Bagliani si trovò, non sapeva ben dire in che modo, all'ombra d'una robinia con due mani nelle mani, davanti a un ometto vestito di grigio, che aveva lasciata crescere una barbetta crespa sopra una faccia di terra cotta, in cui brillavano due occhi neri, la faccia bruna di can barbino dell'unico e invariabile suo amico Cresti. E questi, dopo aver palpata e allacciata colle braccia la rotondit