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Termo appellossi, e di gran spada armato Su per le mura sanguinose, immonde, Ei percosse ad Ircano il manco lato, E caccia il ferro, dove il fiel s'asconde. Ratto quei sovra il suol cade gelato, E de la piaga fuor sangue diffonde, E mentre afflitto in sul morir sospira, Pur trabocca dal fiele un fonte d'ira.

Il cuore di Marta si gonfiava, pieno di tenerezza, con un bisogno di espandersi, di abbracciare, col segreto desiderio di quelle ferite per cui l'animo trabocca e dilaga in passione, deliri, abbandoni, singhiozzi, tutta la forza rinchiusa, l'intima essenza del sentimento femminile.

Ei crolla; ed Azamor la man gli porge A sostentarlo, e pur trabocca al piano; Ond'ei si volge ad AMEDEO, che scorge minacciar con la terribil mano: Cotanto nel tuo cor d'orgoglio sorge, Che 'l voler d'Ottoman speri far vano; Non sai, come ogni Turco il sangue spanda Pronto a la morte, ove il signor comanda?

Segno manifesto che egli mentisce, voi uomini cristiani abbiatevi in questo, che Dio non sopporterebbe ricevere simili ringraziamenti contro natura; e se fosse vero quello che trabocca fuori dai labbri di questo forsennato, Dio avrebbe fatto crollargli le volte sopra la testa.

Rinfranca l'alma; le ferite dure Condurransi a salute, anco sperarsi Ben lece onor ne le stagion future; Chè non è biasmo un cavalier piagarsi. Alcmer crucciato e con sembianze oscure Altamente gridava: in chi fidarsi Deve oggi l'uom, s'egli trabocca in fondo? Ah che qua giuso è tutto froda il mondo.

E poi, signor mio, ogni acqua che scorre, all'occhio dell'agricoltore, sembra far galleggiare i sacchetti d'oro; ogni prato ti pare una mappa; ogni casa è segnata a cifre, a cifrone. Se tu vedessi i fieni ammontati nelle cascine, il latte che trabocca, spumando, dalle brente, e i formaggi che stanno, come in biblioteca, negli stanzoni a corridoi! Se tu vedessi!

Qual torbido torrente allor che scende Gonfio di spume da montagna alpestra, O qual è fiamma ove più forte incende Co' soffi d'aquilon valle silvestra, Qual fulmine che nube atra scoscende, Tal rassembrava d'AMEDEO la destra; Megera il guarda e per furor trabocca Cerberea spuma da l'orribil bocca.

Trafitto a sommo il petto egli trabocca; E sembrò scoglio, che per lunga etade Combattuto da l'onde al fin dirocca, E fa lunge sonar l'erme contrade. Il Turco a lieti gridi apre la bocca, E volto a riguardar l'alta beltade De la donna gentil fatta gioiosa, Ei non tiene nel cor la fiamma ascosa.

Sultana intanto, i cui pensier confonde De l'amato signor speme e paura, A Licasta diceva: omai ne l'onde Il sol trabocca, e tutto il ciel s'oscura, E pur de' messaggier nessun risponde Qual del mio caro Re sia la ventura: Tanto ha di forza quel latin guerriero, Che consumi l'assalto un giorno intiero?

Nato in Narbona il buon Danese ancide Piagato in fronte, indi Gusmano atterra; L'ampia Siviglia il crebbe; ei gli recide Le ciglia e gli occhi in tetro orror gli serra; Grison, cui par Sebeto unqua non vide In maneggiar corsieri incliti in guerra, Lacerato le fauci anco trabocca, E sangue e denti gli cadean di bocca.