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Ma pregoti, Triperuno mio, non t'incresca sotto l'ombra di quel platano corcarti, fin che io faccia la prova di alquanti versi con la cetra, da essere in questa sera da me recitati avanti la regina; e veramente assai averò che fare, se li quattro sonetti da lei richiesti aggradirla potranno.

udimmo dire: <<O tu a cu' io drizzo la voce e che parlavi mo lombardo, dicendo "Istra ten va, piu` non t'adizzo", perch'io sia giunto forse alquanto tardo, non t'incresca restare a parlar meco; vedi che non incresce a me, e ardo! Se tu pur mo in questo mondo cieco caduto se' di quella dolce terra latina ond'io mia colpa tutta reco,

Se non t'incresca, o lettore, di scendere e salire per le anguste scale de' poveri, di entrar nelle nude soffitte; se ti conforti il vedere i sacrificj della virtù non conosciuta, e l'impeto dell'anime oneste e generose; seguiamo i passi di Damiano, che, al far del giorno, se ne va alacre e contento allo studio del pittore Costanzo.

Ov'erano quelle espansioni ingenue d'una volta, e quel tenero e soave raccoglimento alle speranze? Quanto siamo mutati! mi disse egli un giorno fissandomi in volto impensierito. Tu più di me, gli risposi. Lo credi. Ma provati a rimontare la corrente degli anni e non t'incresca di rovistare nelle ceneri di quello che fu gi

La donna, che cruda ti si mostra, fidel ancilla de l'Eterno Padre, non odiar, perch'è la madre nostra, nostra non pur, ma d'ogni pianta madre, Almafisa chiamata, che riceve sua fama in variar cose leggiadre. E s'or il mondo t'ha cangiato in neve, non d'aspettar t'incresca, perché i lidi rinnovellar de' fiori ancor ti deve.

Su questa umida arena in van s'arresta Tua spada omai; tutta la turba è spenta; Mira, che su la riva atra e funesta, S'altri non cade morto, almen paventa; Ma per andar dove Ottoman tempesta, Tue membra lasse il piede egro sostenta Debilemente; or fin ch'a te non torno, Quì non t'incresca far breve soggiorno.

udimmo dire: <<O tu a cu' io drizzo la voce e che parlavi mo lombardo, dicendo "Istra ten va, piu` non t'adizzo", perch'io sia giunto forse alquanto tardo, non t'incresca restare a parlar meco; vedi che non incresce a me, e ardo! Se tu pur mo in questo mondo cieco caduto se' di quella dolce terra latina ond'io mia colpa tutta reco,