United States or Puerto Rico ? Vote for the TOP Country of the Week !


e disse l’uno: «O anima che fitta nel corpo ancora inver’ lo ciel ten vai, per carit

Se si` di tutti li altri esser vuo' certo, di retro al mio parlar ten vien col viso girando su per lo beato serto. Quell'altro fiammeggiare esce del riso di Grazian, che l'uno e l'altro foro aiuto` si` che piace in paradiso. L'altro ch'appresso addorna il nostro coro, quel Pietro fu che con la poverella offerse a Santa Chiesa suo tesoro.

La nobile virtu` Beatrice intende per lo libero arbitrio, e pero` guarda che l'abbi a mente, s'a parlar ten prende>>. La luna, quasi a mezza notte tarda, facea le stelle a noi parer piu` rade, fatta com'un secchion che tuttor arda; e correa contro 'l ciel per quelle strade che 'l sole infiamma allor che quel da Roma tra Sardi e Corsi il vede quando cade.

Veggo il risco mortal; Marte travaglia Con estremo rigor le nostre schiere, E mal sostiensi omai tanta battaglia Con la forza de i duci e col sapere; Io non l'oso negar, ma non ten caglia, Lo scettro Rodian non può cadere Poscia che contra il Turco, e l'armi infide Eroe glorioso il Ciel provvide.

A che dunque, mia cara Marcellina, non versi nel mio seno questa amorosa lagrima? a che ti stai timida e non vieni fra queste mie braccia? perchè que' baci che pur confusa comparti all'agnelletta a me non li dai, a me che ten sarei ben più grato? non vedi come queste colombe affettuose c'insegnano ad amarci?

Or basti a me, che accorto fatto m'ha Roma in tempo. Error non lieve fu l'espeller colei, che mai non debbe, mai stanza aver lungi da me... SENECA Ten duole dunque? ed è ver quanto ascoltai? ritorna Ottavia? NER. . SENECA Pietá di lei ti prese? NER. Pietade?... : pietá men prese. SENECA Al trono compagna e al regal talamo tornarla, forse?... NER. Tra breve ella in mia reggia riede.

e disse l'uno: <<O anima che fitta nel corpo ancora inver' lo ciel ten vai, per carita` ne consola e ne ditta onde vieni e chi se'; che' tu ne fai tanto maravigliar de la tua grazia, quanto vuol cosa che non fu piu` mai>>. E io: <<Per mezza Toscana si spazia un fiumicel che nasce in Falterona, e cento miglia di corso nol sazia.

TEN. Or va, diletto mio veglia da lunge.... Esplora il bosco, la vallata, il colle.... Mentre io canto l'adagio in mi-bemolle. Per quel destin che a gemere Condanna ogni tenore, La moglie del Baritono Amo di immenso amore.... E questo ardente affetto Cui nulla estinguer può, Nel prossimo duetto A tutti.... e a lei dirò. Or che l'adagio Hai terminato; Tenor carissimo, Son qui tornato.

La Gerusalemme Liberata ha una traduzione in ottave d'un pastore protestante Ten Kate, e n'ebbe un'altra inedita e perduta, di Maria Tesseeschave, la grande poetessa del secolo XVII e amica intima del primo poeta olandese, Vondel, dal quale fu consigliata e aiutata a tradurre.

Ma ten prego, se avvien che alcun tu scorga, agita il velo, gridagli che sproni la corsa a volo, pria ch’io m’abbandoni, soffocata dal sangue che s’ingorga!...» .... Il tempo stilla, in fredde gocce.