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30 La scaramuccia fiera e sanguinosa, quanto si possa imaginar, si mesce. La donna di Dordona valorosa, a cui mirabilmente aggrava e incresce che quel di ch'era tanto disiosa, di por Marfisa a morte, non riesce; di qua di l

udimmo dire: <<O tu a cu' io drizzo la voce e che parlavi mo lombardo, dicendo "Istra ten va, piu` non t'adizzo", perch'io sia giunto forse alquanto tardo, non t'incresca restare a parlar meco; vedi che non incresce a me, e ardo! Se tu pur mo in questo mondo cieco caduto se' di quella dolce terra latina ond'io mia colpa tutta reco,

Ond'io son senza; e, per trattare or questa tua impresa, non lavoro o faccio niente; e cosí non guadagno: onde conviene alfin ch'io stenti. Di darti fastidio a me ne incresce. Abbimi per iscusa che 'l bisogno mi fa forse far quello che non feci mai piú. CRISAULO. Basta. T'ho inteso.

67 Arroge a tanto mal, ch'a corpo voto ed essi e i lor cavalli eran rimasi, battendo i denti e calpestando il loto: ma quasi lor più incresce, e senza quasi incresce e preme più, che far

In tanto affanno ad aspettar più forte La mia vita non è; movi, nutrice, Corri, comprendi d'Ottoman la sorte, E fa certa del ver questa infelice. Trema la lingua, ambe le guance smorte Tingonsi di pallor mentre ella dice; E la vecchia fedel, cui forte incresce grave duol, del padiglion fuor'esce.

Non incresce all'umanitá di passar talora da un adornato palagio ad una semplice casipola villereccia, in traccia di quella varietá che suol cagionare il divertimento. La Marfisa è un poema giocoso e d'uno stile scopertamente famigliare.

LÚCIA. Me ne incresce, a , d'averlo fatto; ma non puoti lasciarla dir, quando la vidi entrare in certe ciance. FRONESIA. Non si vorria mai rompersi con altrui cosí a la prima, senza ascoltar ragion. LÚCIA. Io lo so. FRONESIA. Parti che bisognasse usare, adunque, simil parole seco? LÚCIA. A me sta male dare audienza a tutte queste cose, se non con quegli che m'avesser poi a tôr per moglie.

udimmo dire: <<O tu a cu' io drizzo la voce e che parlavi mo lombardo, dicendo "Istra ten va, piu` non t'adizzo", perch'io sia giunto forse alquanto tardo, non t'incresca restare a parlar meco; vedi che non incresce a me, e ardo! Se tu pur mo in questo mondo cieco caduto se' di quella dolce terra latina ond'io mia colpa tutta reco,

La è una bestiolina tanto carina e quietina," e nuotando svogliatamente e parlando talvolta a stessa, continuava Alice, "e fa le fusa per benino quando giace accoccolata presso al focolare, leccandosi le zampine e nettandosi la faccia e l'è tanto soffice e soave alle carezze e l'è proprio un paladino nell'afferrare i sorci oh mi perdoni!" sclamò di nuovo Alice perchè questa volta il Sorcio aveva il pelo tutto arruffato, e sembrava offeso immensamente, "Noi non ne parleremo più se ciò le incresce."

Sua stolta pompa d'aspra virtú gli incresce; in lei del pari obbedíenza, amor, timor gli spiace; quell'esca stessa, ove ei da noi si piglia, l'abborre in lei. Ma pur, s'io nulla posso, che far debb'io? favella.