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Ma noi non inventiamo nulla, e Iddio ci guardi così dalla stolta pretensione di mutare il cuore umano, come dalla pericolosa manìa di dipingerlo a nostro talento.

Nobil signor: una de duo farai: O ch'io tornerò a lei: un'altra volta: O ver: personalmente: tu anderai: Che da doglia per te divengo stolta. No. Aymè: animo: e ingegno: n'harrei mai: lingua: in dir una parola: sciolta: Anzi: in quel ch'io gli havesse il parlar porto Resteriama nel petto: il spirto morto.

Lucrezia e Bernardino tutti tremanti si erano cacciati a corsa dietro a Giacomo; Beatrice rimase sola, immobile, a capo della bara. E tu non tremi? le domandò il padre. Beatrice senza rispondergli, volgendosi con pietosissimo atto a mani giunte verso l'altare, disse: Santissimo Crocifisso usate misericordia a quella povera anima... Stolta! Che parli tu di Crocifissi? Qui non vi è Cristo, Dio...

Ma non trasmuti carco a la sua spalla per suo arbitrio alcun, sanza la volta e de la chiave bianca e de la gialla; e ogne permutanza credi stolta, se la cosa dimessa in la sorpresa come 'l quattro nel sei non e` raccolta. Pero` qualunque cosa tanto pesa per suo valor che tragga ogne bilancia, sodisfar non si puo` con altra spesa.

Misera me!... Crudo Neron, pasciuto di sangue ognor, di sangue ognor digiuno! OTTAV. Vieni, o Seneca, vieni; almen ch'io pianga con te: niun con chi piangere mi resta. SENECA Donna, e fia ver? mentita accusa infame... OTTAV. Tutto aspettava io da Neron, men questo ultimo oltraggio; e sol quest'uno avanza ogni mia sofferenza. SENECA Or, chi mai vide insania in un obbrobriosa, e stolta?

PAOLA. Grande ingratitudine per certo! Ma comincio giá la causa di questo tuo rammarico intendere: lo poema da lui composto sotto il nome di Merlino Cocaglio ancora non ti si parte dal cuore? CORONA. Anzi ognor piú me lo parte e straccia. PAOLA. Deh! stolta, tu t'affanni oltra quello che a te non tocca. CORONA. Piú d'ogni altro mi tocca, ché piú d'ogni altro son certa che l'amo. PAOLA. Piú di me?

Ahi! Esperienza, sapientissima stolta, perchè sopra la siepe arida del passato vai tu cogliendo spine che ti pungono le dita? Chi sostiene vivere per inebriarsi di vendetta, viva; i suoi occhi vedranno quel giorno di sangue: chi poi dura, anima ingannata, a soffrire la rea temperie, e la empia compagnia per salutare l'alba della umana felicit

Stolta! che non sapeva come i godimenti mondani sieno la sola norma dei porporati predicatori della vita eterna e che, una volta satolli, costoro distruggono o abbandonano la prole.

Chy. O quanto nudo e casso sei d'ingegno E come a sdegno: tua presontione Mi move, che cagione, ho farti offesa Ma se più a tal contesa: un'altra volta Vien tua persona stolta: con reo scorno Far

Ma non trasmuti carco a la sua spalla per suo arbitrio alcun, sanza la volta e de la chiave bianca e de la gialla; e ogne permutanza credi stolta, se la cosa dimessa in la sorpresa come ’l quattro nel sei non è raccolta. Però qualunque cosa tanto pesa per suo valor che tragga ogne bilancia, sodisfar non si può con altra spesa.