United States or Trinidad and Tobago ? Vote for the TOP Country of the Week !


Ma che noia le altre, lunghe, passate ad attendere nella sagrestia del monastero il cappellano che confessava, o in quella della Matrice mentre quegli recitava l'uffizio al coro, con gli altri canonici! E che noia, in casa, quando avea finito di lustrare scarpe e stivali, di spazzare, di spolverare, di rifare i letti!

Era principiato l'inverno e l'Agnese tribolava anche più. Doveva mettersi in moto due ore almeno innanzi giorno, nella casa buia, fredda, silenziosa, mentre i padroni dormivano della grossa. E cominciare a lustrar le scarpe, a smacchiare gli abiti, ad accendere il fuoco per l'acqua calda: poi preparare il caffè del professore, il latte di gallina per la signora, e la pappa di Rosalia. Appena il Conte era alzato, correre ad accendergli la stufa nello studiolo, e soffiare, soffiare, soffiare, da rimetterci un polmone!... E quando si alzava la Contessa, correre anche da lei a pettinarla, lisciarla, abbigliarla; in ultimo, vestire e lavare la Rosalia, faccenda che finiva sempre in tragedia. Dopo c'erano da far le camere: c'era da spazzare, attinger l'acqua e portar la legna dalla cantina al quartierino, su al terzo piano di un casone grande, a Sant'Anastasia. Inoltre bisognava stirare, cucire, preparare il pranzo, lavare i piatti, e infine la sera, quando Agnese cadeva sfinita per la stanchezza, doveva ancora andare in giro per Verona, e su e giù in Piazza Br

Il pensiero, che bisognava rompere ogni ceppo lo ossessionò. Passò tra gli anarchici estremi e fu estremo tra di loro. Non condivideva le idee dei più. Essi volevano propagandarle colla parola, colla stampa, coi giornali. Egli non trovava questi mezzi sufficienti; voleva che si passasse alle vie di fatto, alle bombe, al pugnale, alla rivoluzione. Bisognava spazzare chi la pensava diversamente; mettere rapida fine all'attuale societ

Anche a Brivio da ultimo passò innanzi, e come vide scostarsi pure questo castello, come si sentì trasportata rapidamente dal fiume, che sotto di quello scende a scorsa, si diede per senza scampo perduta. Il temporale, secondo suole in quella stagione, erasi presto sfogato; e Rosalia, alzando gli occhi, vide lo stesso vento che avea addensate le nubi, spingerle ora lontano, al modo onde si dileguavan le sue speranze, e spazzare la volta del cielo, sulla quale cresceva il sole. Ma qual pro che il cielo cessasse d'ispirarle sgomento, se non minore glielo infondeva la rapidit

Egli era incaricato di far le commissioni, di portare le bozze di stampa, spazzare la stamperia e far tanti altri piccoli servizi. Si rassegnò a quegli umili uffici piuttosto che di tornare alla scuola, ma il suo sogno era di occupare il posto di Pinella, e dal momento che entrò in tipografia fece tutto il possibile per metterlo in cattiva vista dei compagni.

²⁶¹ Bando del Vicerè d’Aquino, Principe di Caramanico, 20 giugno 1789. Ma il bando riusciva inefficace a spazzare il terreno da tanti malvagi parassiti.

Ed ecco una mattina, dopo forse due settimane che erano colassù, gli abitanti della villa Nori videro aprirsi le finestre del palazzotto e uomini spazzare, ripulire, spolverare, lavar vetri, appiccar tende, scuotere tappeti. Che novit

Invano il fratello del ministro raccomandava a tutti il silenzio e l'astensione d'ogni concorso; dalla stessa sua casa partiva il movimento. Donna Giulia faceva lustrare i mobili delle camere e i rami della cucina, spazzare i pavimenti, lavare le scale, metteva al bucato le cortine, rinnovava le provvisioni. E intanto che cosa faceva Sandrino per apparecchiarsi alla prossima partenza per Roma?

Sopravvenne una nuova rivoluzione, la più miserevole insieme e la più risibile della storia francese, a spazzare adunque gli ultimi rottami del secondo impero: sotto i nostri occhi si è terribilmente adempiuta la parola ammonitrice, che francesi di alto animo avevano da anni rivolta ai propri compatrioti: la Francia non può più tollerare rivoluzioni, non una più! La menzogna tessé sempre più fitto il suo velo intorno al capo dello sventurato popolo, sempre più vuoto e sfrenato crebbe il fragore della frase, sempre più lenti divennero i legami che incatenano la bestia nell'intimo dell'uomo, e in mezzo al mostruoso scompigliamento una sola cosa stava salda: che la Francia aveva bisogno della tirannide. Al despota eletto Napoleone, che aveva cercato di frenare la passione della nazione, seguì il despota Gambetta, che si elesse da e che scatenò tutti gli istinti selvaggi delle anime, fino a che non la propria forza dei francesi ma la spada germanica venne a detronizzare il tiranno. Vedemmo appresso con raccapriccio, come i vinti si sbranassero in una orrenda carneficina sotto gli occhi del vincitore, e come il partito trionfante usasse del suo ufficio di carnefice con una fredda crudelt

Egli era rimasto in manica di camicia e con la sua giacca aveva coperto le gambe di uno sconosciuto che tremava dalla febbre e dalla paura. Gli ho dato la pipa da spazzare una seconda volta. All'odore del luogo ci eravamo abituati. Non c'era che l'impazienza di uscire.