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Un'ora dopo, la contessa Emilia, pallida, sfinita, mal reggendosi in gambe, rientrava nel suo palazzo, al braccio di Eugenio, quasi più pallido di lei. Ma che ha? le chiese, premurosa, la cameriera: si sente male? No.... sono ancora tutta commossa.... era tanto straziante, quel dramma!... ho pianto dalla prima all'ultima scena. Me ne vergogno soggiunse il marchesino ma ho pianto anch'io.

La sua testa dolente soccombeva un'altra volta sotto il peso di queste domande, poi la febbre la scrollava: un sudore caldo le invischiava la camicia sulla pelle, mettendole come una gomma sulle labbra. Era sfinita. Il vecchio se ne accorse. Datemi una mano che vi senta il polso: so che non avete voluto chiamare il medico. Non lo voglio. Ma tese la mano sinistra fuori del lenzuolo.

Agnese intanto si faceva sempre più smunta, sempre più magra e sbalordita. Sfacchinava dalla mattina alla sera; era sfinita, ma non riusciva mai a contentare la signora. In verit

La signora Veronica non voleva crederlo: io capisco. Non so quanto vi sia rimasta: ero così sfinita, mezza morta, che non capivo più nulla. Ne sono uscita quando ho visto entrar gente: allora ho pensato che dovevi aver paura per me, che non mi fossi buttata in Arno. Me n'era venuta l'idea sul ponte, ma era giorno. Che cosa dici?

Quando spirò, gli chiuse gli occhi con una pezzuola ripiegata, e raccolse fra le braccia la cugina svenuta. La portarono nella sua camera, ma quando ricuperò i sensi era tanto sfinita che dovette mettersi a letto. La sua assenza di poche ore fu segnalata a tutti da qualche privazione. Il fuoco della cucina rimase spento fino a tarda notte.

Sfinita, ansante, ella si afferrò alle sbarre umide del cancello per dischiuderne il battente. Ma questo resistè. Raccogliendo tutte le sue forze ella scosse un'altra volta, con ambe le mani tremanti, i ferri, inutilmente. Madida la fronte di sudore, digrignando i denti in un brivido di febbre e di rabbia, ella si ostinò ancora in quello sforzo.

Ah! (Si leva, sfinita, va sino alla tavola, e, poi, mentre scrive in fretta poche parole, parla eccitandosi lievemente:) Sar

Kabango, Kabango, permetti che ti dia un consiglio. Mabima è sfinita dalla stanchezza. Non potr

A piedi, digiuna, per notte orribile, in mezzo a fitto uragano, attraversò gioghi e campi, e giacque sfinita di stento e di paura innanzi la porta di tristo abituro; perocchè tutti, a timore di voi, monsignore, le rifiutavano asilo, quasi fosse stata tocca dal gavocciolo. Tutti meno che voi, pietoso priore.

Lasciala! gridò la butterata alla suora Scostati!... Si chinò, l'afferrò per la vita e tentò di svellerla da quelle braccia che l'avevano riafferrata, irrigidite e tenaci. Lasciala! Cocotte, sfinita, ricadde di peso e restò immota. La suora le passò una mano sotto il capo, si piegò, posò la sua guancia su quella faccia stravolta e bruttata di sozza bava sanguigna.