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Quell'incontro aveva dato un'acuzie di spasimo al suo sonnolento dolore. Così era, per lui, sempre, lo spettacolo dell'amore altrui, da che ella lo aveva lasciato, per sempre. Tutta la sua vita, dopo l'abbandono, dopo il periodo violento del furore e della ribellione, non era che un voler addormentare la sua segreta tortura. Vincerla non poteva, questa tortura, e nessuna persona, nessuna cosa lo avrebbe potuto: egli non poteva che toglierle l'asprezza, cullandola, tenendola chiusa in , preziosamente chiusa, e carezzandola, e dandole il beveraggio che fa sonnecchiare, che fa dormire, ma che non può togliere il senso e il sentimento. Colui che ha un dolore fisico, intollerabile, finisce per ricorrere alla morfina: egli sa bene che la morfina non è la morte del dolore: egli sa bene che il dolore rimane, quietato, ma esistente, ma vivo, ma pronto a trafiggere: pure, la morfina è il sonno molle dove la potenza del male si attutisce. Paolo sentiva, in fondo al suo spirito, dormire questo spasimo, e, gi

Maurizio non ricevette senza un po' di vergogna quelle dimostrazioni di amicizia. V'hanno principii che non si offendono impunemente: la coscienza può sonnecchiare, non addormentarsi del tutto; ed anche quando è lento a venire il rimorso, la colpa si definisce da nel segreto dell'anima, si accusa in un vago senso di malessere nel profondo del cuore. Ma tanta gioia brillava sul volto di Gisella; tante faville d'oro si sprigionavano da quegli occhi d'indaco, che egli, superato il primo momento d'angustia, non volle vedere, seppe non vedere più altro. Se era tranquilla lei, perchè doveva esser da meno il signor di Vaussana? Se appariva così confidente lei, donna, perchè sarebbe stato egli, uomo, meno disposto a sommergere ogni molesto pensiero nella sensazione profonda di un amore, che era dopo tutto la sua vita, la sua felicit

Lui, Sennacheribbo, inferraiolato anche lui, si sdraiò anche lui per le terre in disparte ed avrebbe voluto sonnecchiare e ristorarsi: ma che? Non gli riusciva di chiuder occhio. Il sangue bollente gli scorreva impetuosamente nelle vene, come metallo fuso ne' canaletti, pe' quali si dirama nel gettarsi una statua. Le arterie delle tempie gli pulsavano audibilmente al pensiero, che donna Rosmunda, per iniquo tradimento, trovavasi in balìa, in potest

Nello scompartimento altro paesaggio umano: Alla mia destra e davanti a me due commercianti ricchi fornitori di guerra. Fingendo di sonnecchiare li ascolto. Quello di faccia calvo, pancione dice: Che sole, al lido d'Albaro! Ci si sta bene. Come a Napoli. Pesce fresco. Abbiamo passato io e mia moglie una giornata divina.

Quando venivano visite, fingeva sonnecchiare, dormendo con un occhio solo. Quando le portavano le noci, le nocciuole, le mandorle brusche, allora il suo istinto bestiale si rivelava, frettoloso, vorace, gittando attorno occhiate diffidenti, come se qualcuno volesse rapirle la preda.

A mezzanotte si chiuse la trattoria; girellammo per persi un'oretta nelle deserte vie di Macon: per passare le altre tre, ed essendo abbastanza assonnati, credemmo che non sarebbe stato cosa malfatta sonnecchiare un pochino, ma quasi tutti avevamo detto addio a coloro che ci avevano ospitato; per cui ci riducemmo in dodici nella camera di un nostro amico: la notte antecedente alla mia partenza di Firenze aveva un degno riscontro nell'ultima che passavamo lassù.

Da Recoaro, per Rovegliana e i sentieruzzi montani, l'arrivare a Schio sul dorso di una somarella orecchiuta, coll'armoniosa compagnia di un mussaro, che, menando botte da orbo sulla groppa paziente della barberina, fa rimbombare anche la nostra carcassa di ventiquattro costole; e lo sdrucciolare di sella colla disinvoltura di un pievano che stringa sotto le ascelle il parapioggia di cotone rosso e finisca di sonnecchiare sull'eterno salmo dell'eterno breviario non deve punto garbare alle mie gentili signore, che conoscendo gi

D'inverno, ricoperti da pelli di montone che danno loro sembianze di uomini primitivi, stanno esposti alle pioggie e alle tempeste; d'estate, durante le lunghe ed afose giornate, sono fortunati quando trovano un albero, od una disuguaglianza di terreno, che procuri loro un poco di ombra per sonnecchiare o per mangiare un tozzo di pane asciutto ed un poco di ricotta.

Ma nulla agguaglia il disgusto che m'ispira quella nube porcina e bigotta dalla quadruplice pappagorgia.... Sdraiata sull'orizzonte occidentale, finge di sonnecchiare; con la bocca spalancata rasente le onde che sembrano denti su cui, ecco, ora passa una lingua di fuoco giallo.... Consolatevi, occhi miei, sulla delicatezza di quelle nuvolette color di rosa, agili e leggiere.... Accorrono da tutte le parti, felici e affascinate, si d