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La mamma e io, rispose il babbo. Ti avevamo messo intorno al capino un cercine di velluto ben imbottito, affinchè, se cadevi, tu non ti fossi fatta male: poi ti tenevamo nel cestino o ti sorreggevamo sotto le ascelle, per guidare i tuoi primi passi: ti portavamo tutti i giorni nel giardino, sul praticello dirimpetto alla casa, e l

E il ricondussero, sorreggendolo alle ascelle, su per la pioppaia. Balbettava l’ebbro, travedendo i tronchi biancicanti nella notte:

A un tratto gli ufficiali che attorniavano il capo videro che le sue mani lasciavano la battagliola, che le sue braccia ricadevano lungo il corpo, che tutta la persona vacillava. Comandante! Lo sorressero prima che stramazzasse. Lo afferrarono per le ascelle, lo sollevarono, lo trasportarono quasi di peso fra le schiere degli uomini taciti e reverenti.

Via! di codesta donna marchesaccia siamo stufi. C'è una bella scapigliata, con grand'occhi acuti, senza rimario sotto le ascelle, senza svolazletti, la penna d'oca e l'elmo di Minerva, c'è una giovinetta che s'asside anche all'ombra delle vele, viaggia coi marinai e mangia il pane duro, conta i soldi e canta Dio e il mare. È la vera poesia.

Andava in volta su e giù per la camera, imprimendo alle braccia penzoloni un moto isocronico che le faceva combinare ad ogni tratto in croce di Sant'Andrea, mentre le palme andavano regolarmente a battere sotto le ascelle. S'intende che a queste nozze non era invitato il giubbone color di tabacco. Poverino! Un altro poco di strofinio, e se n'andava in isbrendoli.

La bimba, quando lo sentiva venire, gli correva incontro con le braccia aperte chiamandolo a nome, ed egli la sollevava per di sotto le ascelle, su, su, fino ad avvicinar la faccia bianca di lei al suo viso abbronzito; poi se la metteva sulla spalla e la conduceva in giro per la stanza. Dai forti il cannone tuonava e faceva tremar i vetri. Vergine santissima! esclamavano Fortunata e la madre.

Erano muniti di corde, di graffi, di picche e di lanterne. Giunti sul luogo. Natale imperioso ed intollerante di consigli, voleva essere legato sotto le ascelle e sceso nel crepaccio, minacciando di gettarvisi a capo fitto se non gli obbedivano.

A breve distanza s'intende una voce lamentosa che mormora: «YoleBalza in piedi il Caserta, osserva un moribondo, lo prende sotto le ascelle, e senza rispetto alla sacra ora in che l'uomo chiamato ad altri sensi combatte anche per poco la forza della estinzione, lo strascina contro Manfredi; giuntogli davanti, glielo getta nel grembo, urlando ferocemente: «Eccoti il figlio... oh! la mia vendetta è pienaPoi torna a sedere, e volge la luce della lanterna sopra que' volti per contemplarne la espressione.

La vecchia vestiva certa sua vesta d'indiana scura, tempestata di fiorellini rossi e minuti, ornata alle ascelle di rigonfi, ai quali si innestavano molti svolazzetti somiglianti ad ale di pipistrelli.

Come non giova a render viva la figura di Sofesamin, descrivercelo con la barba d'argento che gli copre il petto, con la mitra in capo, da cui pendono, nascondendogli le orecchie e scendendogli fino alle ascelle, due strisce di stoffa dura e tesa, con sotto l'amiculum di lana bianca un calasiris di lana azzurra, e alla cintola un sacchetto pieno di scapole di cinocefalo e di agnello coperte d'iscrizioni.