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Qualche ora dopo, staccatosi della Ginevra, promettendogli sarebbe stato di ritorno fra un giorno o due, si partì in compagnia del Corvino, e solcando il lago per ogni verso, accostandosi ai paesi principali, facendo studio di tutte le posizioni e non perdendo nulla di vista, veleggiarono verso Como. A notte tardissima l'Elia entrò in citt

78 Ma il suo fiero destin che non risponde a quella intenzion provida e saggia, vuol che l'armata che nacque di fronde miracolosamente ne la spiaggia, e vien solcando inverso Francia l'onde, con questa ad incontrar di notte s'aggia, a nubiloso tempo, oscuro e tristo, perché sia in più disordine sprovisto.

Tra gl'Itali non v'ha petto gentile, Cui söave non sia la rimembranza Di pastor benefico all'ovile, D'uom ch'agli altari diè tanta onoranza. Chi, solcando il Verban con petto umìle, Non mirò intenerito in lontananza L'antica Arona, ove le limpid'acque Lietamente dir sembrano: «Ei qui nacqueIn anni oggi remoti e sempre cari, Quell'amabil pur fei pellegrinaggio.

Quinci l'arista, e 'l ghiaccio quindi apporto, il fior e 'l frutto a piú tua dolce gioia. Ma non usar del ben concesso in male, ché sentiressi quanto è ratto e corto il mio gir lento, e ti darei gran noia solcando il cerchio estivo e glaciale.

Noi giuochiamo anche la sua vita, e tu non lo capisci! insistette Emilia, solcando ancòra teneramente con la mano i capelli di lui. Tu non capisci quale strazio sarebbe per me stessa il compiere un atto che potesse amareggiarla!... Ma lo capirai, non è vero? quando ti dirò che sono pronta a rinunziare, se la mia rinunzia le dar

Una stretta al cuore, uno stringimento alla gola, mi strappano le lagrime, che solcando silenziosamente le gote cadono ad inumidire il foglio. È angoscia, strazio, sgomento, sconforto che provo? Non so; certo una fusione di tutti questi sentimenti.

Mute, senza singhiozzi, allor che nessuno le vede, quando, venute l’ombre, de i visi la maschera cede, mute, senza singhiozzi, solcando roventi le gote, goccian, da fiere mani nascoste, le lacrime ignote. Come inesausta fonte, oh, sgorgan nel freddo silenzio, sciogliendosi su i labbri con acre sapore d’assenzio.

Fra lo splendore d'una eterna idea E le tenebre folte, il mar solcando Degli eventi, che intorno a me fremea, L'oltraggio fatto a noi dissi esecrando; E nella notte altrui trovai l'aurora; E risi e piansi anch'io; e lagrimando La strofa mi sgorgò calda e sonora; E ritrovai la fede e la speranza, Perché m'accorsi che si vive ancora!

Il Dio dei Meriggi. Viene, viene correndo lungo le spiagge! Viene sul vento di porpora e d'oro! Viene, il vermiglio Iddio, solcando le sabbie!... Lo sento!... Le mie orecchie risuonano e ronzano, scoppiano, le mie orecchie, al tonante fracasso che da una roccia all'altra rimbalza e varca i promontorî! Le rocce sono colpite da uno stupore solare... Cielo!