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Ad un tratto, cadono le donne in fila bevendo la morte con bocche contratte, sotto l'ampia mitraglia del fuoco solare.... Altre piroettano su stesse, trottole ancora strette dagli spaghi sferzanti delle capigliature, poi crollano giù pesantemente, e con rabbia convulsa scavano il suolo per celarsi nelle viscere fresche della terra. Me ne infischio, del caldo e del pericolo!

Ora che tra lor due s'era fatta una luce solare temeva ch'egli avesse a veder meglio le macchie della sua povert

Li occhi le dolevano, feriti dalla luce solare, e le palpebre le battevano forte. Ma ella stette qualche minuto in quell’attitudine, respirando con fatica, senza rispondere, quasi soffocata da una sollevazione di sentimento materno.

Il duca spasimava: in seguito alla reumatica e alla infreddatura intensa, contratta durante il viaggio, gli si era manifestata un'acuta nevralgia: il chiodo solare, come gli aveva detto la cameriera. La stanza era completamente buia. Nora, appena entrata, schiuse una delle imposte. Il Casalbara, sepolto sotto le coperte, volse il capo vivamente, con un gemito.

Altri cuori cominciarono a battere nella folla quando uscite dal riverbero solare, le barche, cinque in tutto, si disegnarono più nette in una riga nel fondo ombroso del monte e si potè discernere il colore delle bandiere. Ogni barca aveva due battellieri, che remavano in piedi: gi

Tre lampade, alimentate d’olio d’oliva, ardevano dolcemente nell’aria umida del sacrario; dietro un cristallo, l’idolo cristiano scintillava con la testa bianca in mezzo a un gran disco solare; e le pareti sparivano sotto la ricchezza dei doni.

«Ah! ah! mi ricordo che in un meriggio d'estate subitamente entrai nel silenzio d'un chiostro azzurro, tutto oliato d'ombra e di vecchio oro solare... Vi entrai regalmente, sul mio cavallo monumentale, come una Tentazione superba di Gloria e di Lussuria, altissima brandendo, la torcia del delirio!...

Teme nella schiena il rombo precipitoso e i blocchi sconquassati del rumore e i rotolanti globi del polverone solare. Un brivido passa sull'acqua patetica delle vasche cosparsa di foglie che sembrano le bucce di molli cuori femminili trascinati via pei piccoli canali dalla corrente delle lagrime.

Il mio entusiasmo sale per raggiungere il livello dell'entusiasmo solare ed insieme porta su la sintesi luminosa dei problemi da risolvere.

Gherardo Ismera. Oh, che brutta storia! In cambio di tante belle storie che vi ho raccontate ai bei tempi! Siete ingrata, Mortella. Ma voglio essere il vostro medico come a quei tempi ero il vostro interprete. Bisogna che io risani la vostra imaginazione con una cura solare. Vi vedo supina per ore ed ore su la tavola scottante di quel vecchio oriuolo inerme. Mortella. Come ridete male!