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Riprendevo possesso della mia intelligenza, del mio cuore con commozione straordinaria. Una ventata di pazzia mi aveva certamente travolto, se ero potuto arrivare fino al punto di essere vicino a precipitare in un abisso di depravazione in cui sarei rimasto soffocato. Ma assieme con questa immensa gioia di rivivere, quanta tristezza, quanto scoramento!

Fra i nostri personaggi, quella che meglio degli altri vide le cose descritte dal Botta, e il gran cozzo dei cavalieri, fu Bianca; la quale non aveva pensato a quella sorta di tornei, quando il padre Anacleto, dirizzandola al matrimonio, le empieva la mente di oblìo, di castelli e di fole. La povera donna, lasciata il giorno innanzi dal babbo e dallo sposo, nel modo che il lettore ricorda; era caduta in tale scoramento, che al vecchio servitore, e a donna Placidia corsa ad aiutarla, era parso di poter far Gesù con tre mani, essendo in capo a parecchie ore riusciti a tirarla un po' su, e a capacitarla, che colle querele non rimediava a nulla. Poi il pievano l'aveva servita, scrivendo al nome di lei, la lettera portata da Mattia al padre Anacleto; e siccome in quella essa aveva pregato il frate a far che il babbo, la zia, Margherita, si rifugiassero a D..., per campare dai giacobini; s'era rassegnata ad aspettare, e a dar retta alle consolazioni di donna Placidia. Ma passato il giorno, passata la notte, aspetta e sospira, Mattia non fu più visto tornare: spuntò il sole di quel mattino, e lo sposo anch'esso non si facendo rivedere; Bianca si lanciò al balcone come per buttarsi giù disperata; e vide i due eserciti occupar la campagna, ponendosi lenti di fronte. Capì.... accusò il padre, il frate, stessa tutti, salvo che l'Alemanno; e dal sentirsi sola, pigliò la forza di tenersi ritta, finchè la sua sciagura fosse compiuta. Rimasta a quel balcone, non tolse più l'occhio dalla cavalleria Alemanna, che tutto il giorno volteggiò di su di giù, di qua di l

Dalla finestra socchiusa entrava colla luce più chiara, più viva, il rumore confuso delle carrozze, della gente, delle campane lontane. Che giorno è oggi, signora padrona? Oggi?... Venerdì. Venerdì?... La tenera letizia del Laner scomparve d'un tratto; egli ricadde in uno scoramento, in uno sgomento pauroso: Venerdì!

Da Monserrato si condusse a Manresa per quinci recarsi a Gerusalemme, e davvero gli era come andare a Roma per Ravenna: intanto che si allestisce a battagliare i Maomettani, si trattiene nel convento dei padri Predicatori a pregare genuflesso davanti la immagine di Maria sette ore del giorno e a flagellarsi quotidianamente tre volte dentro ventiquattro ore. Ma qui dopo tanta presunzione lo colse lo scoramento, chè gli pareva trovarsi immerso nel peccato fino ai capelli; indegno di essere eletto a tanta opera; mancipio senza rimedio dello inferno: confessavasi, e riconfessavasi, potendo aver pace statuì finirla col buttarsi dalla finestra. Gli atti di Santo Ignazio c'istruiscono, ch'ei se ne astenne per tema di offendere Dio: io i segreti di Dio non so, ma quasi metterei pegno, che se Ignazio si precipitava giù del balcone non se ne saria preso a male. Qui fu che una vecchia gli predisse: stesse di buono animo chè Gesù gli sarebbe comparso davanti; ed avendosi egli ficcato in mente cotesta fantasia quasi oracolo della Sibilla cumea un bel di si ferma di un tratto sopra gli scalini del convento dei Domenicani di Manresa e scoppia in pianto, però che proprio gli si rivela il mistero della santissima Trinit

Recava dentro di una malinconia e una rabbia di ribellione, un germe di scoramento e una volont

E quando era stanco d'imprecare e di soffrire provava uno scoramento strano; un gran vuoto doloroso e desolante gli si stendeva dinanzi; ad una ad una vedeva le ore affacciarsi lente e tristi, senza più quella sola, nella quale, e per la quale, sentiva la vita, a cui tutte le altre erano legate, come alla gemma preziosa una collana di perle: l'ora dei fidati colloqui.

Gli parve di intravvedere i maneggi di Maria Maddalena, capì che egli faceva la zampa del gatto, ma riconobbe insieme con indicibile scoramento che la propria indole buona, affettuosa e larga gli avrebbe sempre impedito di contrastare alla corrente. Poi si mise a confutare se stesso: egli calunniava la moglie; che ragione aveva di giudicarla a quel modo?

Abbandonato da quella speranza, l'animo di Spinello Spinelli cadde in balla dello scoramento. Era malinconico e si buttò al disperato; desiderava la morte e si compiaceva soltanto nella solitudine, che gli consentiva di pensare al più bel giorno della sua vita, il giorno in cui sarebbe cessata ogni sua pena. Lodato a gara da tutti, non dava retta alle lodi, o mostrava solamente di udirle, per mostrarne impazienza. Voleva esser lasciato solo, per darsi tutto alle sue smanie, alle sue alternative di fatica e di lagrime. Infatti, spesso deponeva i pennelli per piangere; poi rasciugate in fretta le lagrime, afferrava i pennelli e lavorava a furia, come un uomo che non ha tempo da perdere. Ineffabile angoscia, quella che non può avere neanche una lontana speranza di pace, poichè la tregua è solo di l

Tutta la sua energia da quel punto vien meno; ei si rimprovera i suoi sforzi, vergognasi del suo errore e delle sue illusioni, abbandona ogni intrapresa, e col cuore straziato ei corre a nascondere il suo scoramento in un qualche luogo solitario, in una qualche villa remota, ove si fa agricoltore od artiere. Ne ho vedute io pur tante di queste ammirabili angosce, di queste acerbe abdicazioni!

L'Esteta è pieno di scoramento: Ancora ne li attoniti occhi, reca lo spasimo d'una mortale caduta il terrore d'un incubo improvvisamente scomparso. Sognò lotte e baci, dominazioni e rinuncie, cose belle oltre la Verit