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I principi promettono, risponde il Nordheim, fornirvi armata brillante pel vostro viaggio in Italia, ed intercedervi grazia dalla santa sede, offerendo invece a Gregorio, primamente di sbarazzarlo da quel perduto arcivescovo di Ravenna, che gli avete messo alle calcagne per non farlo mai più posare tranquillo; poi di cacciare di Puglia e di Calabria i Normanni, i quali hanno invaso il territorio romano, e dedicar quel paese alla sovranit

Diavolo... volevi che si sconciasse per poco uno che fu alla battaglia di Ravenna e di Novara?

Dall'anno 1390, allorché Ravenna era sotto il dominio di que' da Polenta, fino al 1440 fu sede di un Veneto podest

Era dentro una gran cornice di nero legno intagliato a rosoni dorati, e aveva nel campo nella parte inferiore una iscrizione latina che diceva così: «Guidaloste Vergiolesi nobile pistoiese, nel 1252 eletto vescovo di Pistoia: nel 1259 fu vicario dell’arcivescovo di Ravenna, quando questi andò Legato pontificio contro l’immane Ezzelino.

Romagna tua non e`, e non fu mai, sanza guerra ne' cuor de' suoi tiranni; ma 'n palese nessuna or vi lasciai. Ravenna sta come stata e` molt'anni: l'aguglia da Polenta la si cova, si` che Cervia ricuopre co' suoi vanni. La terra che fe' gia` la lunga prova e di Franceschi sanguinoso mucchio, sotto le branche verdi si ritrova.

Fece attiva propaganda rivoluzionaria specialmente nelle Marche e Romagna, ed il recente malumore delle popolazioni pel rincaro del prezzo del pane fu da lui sfruttato a danno dell'ordine pubblico in Ferrara, Ravenna e Camerino.

Era in que' tempi signor di Ravenna, antichissima cittá di Romagna, un nobile cavaliere, il cui nome era Guido Novel da Polenta, ne' liberali studi ammaestrato e amatore degli scenziati uomini.

Lasciato dunque il soggiorno di Firenze, che gli sembrò «inutile e tedioso», fermò il proposito di «passare in Romagna», dove «sperava far meglio»; tanto piú che dalla Romagna gli sarebbe stato piú facile di recarsi a Venezia per la via di Ravenna.

Francesco Cènci, sangue latino dell'antichissima famiglia Cincia, annoverava fra i suoi antenati il pontefice Giovanni X, quel famoso drudo della bella Teodora, la quale per virtù di amore lo condusse vescovo prima a Bologna, poi a Ravenna, e finalmente lo fece papa.

Ravenna aveva un circolo solo, un giornale solo, un ceto solo, spettacolo unico in Italia ove tante discordie esistono sempre. Non spie, poichè se fatalmente una ne compariva, giustizia era presto fatta.