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Questo cervellaccio pieno di diavolerie, questo spauracchio di bigotti, questo stregone dell'arte, m'aveva fatto accapponar la pelle per la prima volta nel Museo di Madrid, con un quadro che rappresenta un orribile esercito di scheletri vivi sparpagliati sur un immenso spazio, in lotta con una folla varia, confusa, disperata di uomini e di donne, che essi vogliono trascinare in una voragine dove li aspetta la morte.

Micione, il gatto di casa, che gli altri anni mi aiutava col suo buon stomaco alla cremazione degli scheletri, questa volta.... fu egli stesso cremato da alcuni buontemponi, i quali, in difetto di pollame, lo mangiarono in guazzetto.

Ma triste glorie furono coteste, e noi le abbiamo scontate. Vera gloria era quella quando una generazione di scheletri prorompendo fuori dalle antiche sepolture abbrancò con le nude ossa pugni di terra romana, e se ne faceva un cuore; drappellava il sudario di morte convertendolo in gonfalone di vita; chiamava un'aquila messaggera dei nuovi messaggi, e San Giovanni le inviava la sua, impaziente di percorrere di nuovo la terra con lo evangelo dei Popoli; supplicava da Dio una spada, e Cristo le poneva nelle mani la sua, che ha lama portentosa di luce. Oggimai sembrava che la nuova fortuna di Roma avesse indirizzato il volo a sicuro viaggio, perchè le sue parole suonavano: «libert

Due idolatrie, la pagana e la cattolica, furono sepolte in quell'incendio per non lasciare alcuna traccia della loro esistenza. Gli ultimi torsi di Apollo e di Vesta si rovesciarono nell'amplesso degli scheletri santificati, delle carogne adorate. Le due superstizioni sprofondarono nell'immenso rogo, irridendosi, imprecandosi. Da quell'incendio una gran luce si diffuse per tutta la Italia, la luce della riforma. Al vangelo dei papi sottentrò il vangelo che grida all'umanit

La compiango!... È pura delizia traveder, più lontano, sul tetto d'una officina, raggi infiniti che in angolo luminoso s'allargano, simili alle corna di luce che si vedono sulla fronte a Mosè, nei quadri sacri!... Di sobbalzo in sobbalzo, con strappi crudeli e lunghe scivolate, il mio treno fa finta di schiacciar degli scheletri, e, a tratti, di saltellare su pance flaccide di cadaveri!...

Quest'oggi il calendario Segna il giorno dei morti, Il giorno in cui gli scheletri Han mistici conforti, Ed io, seguendo il popolo Come sopra pensiero, Mi trovo al cimitero Fra i cippi a vagolar. Qui tra le mute lagrime Delle madri dolenti, Tra gli ipocriti gemiti Degli eredi parenti, Tra i fiori che inghirlandano I cippi biancheggianti, Rovistando i sembianti, Comincio a meditar.

Gli enormi cipressi, tutti nevicati fuori che in punta, dove tuttora mostravansi verdi cupi, mi sembravano tanti scheletri giganteschi col morione delle vecchie guardie i quali ghignando sbirciassero quello omuncolo coperto di ferro e che in faccia a loro stava nella medesima proporzione di un granello di rena a una piramide dei Faraoni.

Ed è un bacio morale che io intendo appunto inviare con queste semplici memorie, come un ringraziamento a quelle poche anime appassionate che forse, nelle ore men gaie, si ricordano ancora del mio vecchio professore e dei mio vecchio curato due scheletri, adesso, amendue. Semplici memorie; è la giusta parola. Cominciano e finiscono in un paesello delle Alpi.

16 marzo. Ieri fui al cimitero di Porta Magenta e vidi la esumazione dei tredici scheletri degli appiccati nel 6 febbraio 53. Mio Dio, che orrore! E quando verr

I loro scheletri, biancheggianti sul suolo della Francia, sono in ordine. Cinque o sei milioni di famiglie precipitate nella miseria, nel lutto e nella prostituzione non turbano l'ordine!