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Corsi in soffitta e presentando quella superba imbandigione, mi lusingavo di ottenere almeno un cenno di ringraziamento. Non fu così. Non si degnò nemmeno di chinarsi per toccare quei cibi. Quando avrai fame mangerai e quando avrai sete berrai, dissi allora.

Il resto della giornata e parte della notte furono impiegati a trasbordare mercanzie sul Messina, a bordo del quale la mattina del cinque tutti partivamo; ma prima di troppo scostarci da questo incantevole paese che è l'Egitto, mi è forza dire due parole di ringraziamento a tutti coloro che mi vollero assolutamente colmato di gentilezze e di utili raccomandazioni e di cordiali augurii pel viaggio che andavo ad intraprendere.

Il signor sottoprefetto fece l'inchino che vi avevo annunziato; un inchino che pareva una tacita accettazione del titolo, o un atto di ringraziamento per l'augurio, pensato o involontario che fosse. Signor.... commendatore.... diceva il padre Anacleto; a che cosa posso attribuir l'onore di una sua visita?

La serata passò in lieti ragionamenti. Non pareva di essere al letto di un infermo, bensì di un convalescente alla vigilia della sua partenza per un pellegrinaggio di ringraziamento a qualche famoso santuario. L'Almirante parlò lungamente di Genova, riandando tutte le memorie della sua infanzia lontana. E da Genova si spingeva volentieri più in l

Questa si sosteneva a stento in piedi: le pareva di soffocare, si sentiva piegare le gambe ed appena il Presidente le ebbe annunciato che era assolta, libera, non potè balbettare una sola parola di ringraziamento, perchè si svenne. Padre e figlia. Albeggiava: Annetta la popolana, Maria avevano dormito, perchè troppo bisogno provavano di sfogare il loro cuore, dopo tanti mesi di separazione.

Nicla ricordò i consigli e gli ordini di suo padre, il cavaliere Maurizio; bisognava con quell'uomo, con quel personaggio rotto a ogni vizio, essere freddi e contegnosi. Ma come poteva ella respingere una parola di ringraziamento, come non esser turbata vedendo colui del quale tanto si parlava tra i borghesi timorati e guardinghi? Oh no, non mi annoia! esclamò Nicla. È molto savio!

Un lampo guizzò dai maliziosi occhi della signora Van Osten, un abbagliante sorriso lampeggiò e svanì. Suo marito le pose una pesante mano sulla piccola spalla nuda. Siamo impegnati, disse. Grazie. E quel ringraziamento era concludente e definitivo. La signora Van Osten sporse ad Aldo una manina fredda, tenendo poggiato al braccio di suo marito il piccolo viso arguto ed estasiato.

Si alzò dunque, e fatto qualche ringraziamento, si licenziò ed uscì dal gabinetto. Coloro che stavano nell'anticamera e avevano udite le parole di commiato, si volsero tutti per guardarla appena l'uscio si spalancò ed ella comparve sulla soglia.

Rispose tuttavia con un gesto di soddisfazione, che poteva essere di ringraziamento per le notizie del Lesarini, ed anche di chiusura al discorso. Il ballo stava per incominciare, quando riapparve il conte Gino, ancora seguito da Emilio Landi. Come? esclamò la signora. Siete ritornato? Credevo che foste andato a far visita.... laggiù.

GULONE. Son pigro, secondo il tuo desiderio; ma presto, secondo il mio: a chi desia non si fa cosa con tanta prestezza, che non paia tarda. Dice che, volendola senza dote, venghi a sposarla. TRASIMACO. Ti ringrazio della nuova. GULONE. Che pensi col ringraziamento avermi pagato, come se m'entrasse in corpo e me cavasse la fame e la sete? Troppa ingiuria fai tu al mio ventre.