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A chi lo dice? gridava il sottoprefetto, prevedendo il resto. Io non vedo l'ora di andarmene, da questo paese di orsi intrattabili. Ma finir

E mentre si finse di vivere a repubblica, fu mantenuto poi inalterato il dispotismo amministrativo di Napoleone, salvo alcune modificazioni sconclusionate. Fu estesa la competenza del consiglio di stato in materia di ordinanze, e devoluta la nomina dei suoi membri per sei anni all'assemblea nazionale: che era evidentemente un'insensata infrazione al principio della divisione dei poteri. In tal modo il presidente responsabile, sia nella deliberazione e preparazione dei disegni di legge, sia nell'interpretazione delle norme amministrative, doveva seguire la via prefissa da uomini, che non godevano la sua fiducia. Finora il consiglio di stato era il custode dello spirito di classe e della tradizione burocratica. Come mai l'imperiosa burocrazia avrebbe tollerato, che cotesto architrave dell'amministrazione fosse aperto alle oscillazioni delle lotte parlamentari? I legittimisti domandarono, per le ragioni ambigue che sappiamo, l'autonomia dei comuni; ma la maggioranza del parlamento rigettò, con la stessa risolutezza mostrata un tempo dalla Convenzione, ogni raccostamento al modello americano. La repubblica una e indivisibile guardava con vigile diffidenza qualunque moto tendente nelle provincie all'autonomia; e come i negozianti di Marsiglia si costituirono in associazione per ottenere la rimozione delle oppressive misure di quarantena, corse pei fogli parigini l'allarme, che il federalismo della Gironda alzava nuovamente il capo! L'amministrazione dei dipartimenti e dei comuni rimase sostanzialmente quale era sotto il re borghese: un tentativo sconnesso e dilettantesco di riforma fu arrischiato solo nei sottodistretti di dipartimento. Il circondario per l'innanzi era amministrato dal sottoprefetto con l'assistenza di un consiglio distrettuale, mentre il cantone, suddivisione del circondario, non aveva alcuna importanza nell'amministrazione e valeva puramente come circolo giurisdizionale del giudice di pace. Ora, invece, il sottoprefetto di botto veniva a comandare egli solo nel circondario, e corrispondentemente s'istituiva in ogni cantone un consiglio cantonale eletto. A questo proposito, legittimisti come F. Bechard e radicali come Lamennais avevano sovente ricordato, che la maggioranza dei comuni locali erano troppo piccoli per l'amministrazione autonoma. Per la qual ragione si pensò di stabilire nel cantone il centro di gravit

Bravo! esclamò il sottoprefetto, accompagnando la parola con un riso sardonico. Lei è un felice borghese. Ma io sono un ufficiale del governo, uno di quei poveri soldati del dovere, che vegliano alla sicurezza e alla tranquillit

Signor Prospero, disse il sottoprefetto, interrompendo, non senza un perchè, il duca di Francavilla, questa è per noi. Anzi, tutta per me; replicò il signor Prospero. Ma io non me ne lagno. Continui, signor duca, continui.

Per intanto, capitò la risposta del questore di Milano. In nessun albergo, secondo che appariva dai rispettivi elenchi dei viaggiatori, esisteva un Prospero Gentili, od altro di somigliante, con nepote o senza. Se aveste veduto il muso del sottoprefetto di Castelnuovo, dopo la lettura di quel telegramma!

Lo statuto viene redatto, e ad evitare ogni sorta d'inciampi si rivolgono al sottoprefetto di Modica chiedendo il permesso per la riunione dei socî.

Ed io, bestia, non ci aveva pensato. Ella ha una grande penetrazione, signor cavaliere! Il sottoprefetto di Castelnuovo Bedonia assunse un'aria conveniente all'ammirazione ond'era fatto argomento.

Sentiamo; dissero tutti, raccogliendosi intorno al priore. Dei due novizi che abbiamo accettati a San Bruno. Così disse il priore, e si pentì subito di aver cominciato. Ma i due novizi erano stati meno fortunati del ramarro. Il sasso era gettato e non si tirava più indietro col desiderio. Oh diamine! esclamò il padre Atanasio. E come c'entra il sottoprefetto di Castelnuovo Bedonia?

Ed io per l'appunto, riprese il sottoprefetto, che dovrei ricevere i rimproveri per la via gerarchica della prefettura da cui dipende Castelnuovo, pel solo fatto che mi trovo a godere la confidenza particolare di Sua Eccellenza il ministro dell'interno, ricevo biasimi in prima mano.

Il sottoprefetto del mio Castelnuovo sarebbe capace di aversela a male e di farmi arrestare come ozioso e vagabondo, la prima volta che mi saltasse il ticchio di visitare il suo circondario.