United States or Estonia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Scesero dal Quirinale, circondati dai legittimisti e dai papalini, i quali erano andati loro incontro fino alla stazione ferroviaria, per festeggiare un trionfo da lungo tempo atteso. L'aspetto di queste truppe era fosco e punto famigliare, come quello di gente che entra in terra nemica e ne sente l'odio su di . Molta gente era per le vie, ma silenziosa. Non una voce si levò.

È vero che nello scandalo letterario s'infiltrava un po' la politica. I legittimisti non gli perdonavano di essersi acconciato tacitamente al secondo impero e poi alla repubblica; non gli perdonavano a lui che aveva orgogliosamente detto al Morny: Io sono legittimista! sul punto di diventare uno dei suoi segretari di gabinetto di essersi tenuto in disparte, di non essersi voltato un momento a guardare verso il castello di Frohsdorf, quando era parso che la restaurazione della monarchia stava per avverarsi. Fingevano di aver dimenticato le roventi parole del Daudet nelle ultime pagine del Robert Helmont: «O politica, io ti odio! Ti odio perchè sei grossolana, ingiusta, strillona e chiacchierona; perchè sei nemica dell'arte e del lavoro; perchè tu servi di etichetta a tutte le sciocchezze, a tutte le ambizioni, a tutte le poltronerie. Cieca e appassionata, tu dividi cuori fatti per stare uniti; tu leghi, al contrario, esseri assolutamente dissimili. Tu sei il gran dissolvente delle coscienze, tu d

Questi legittimisti francesi, rappresentanti del feudalismo, hanno certi nomi, quasi tutti di Roche e che per noi della lingua del sono ben difficili a pronunciarsi". "Ma anche voi siete della lingua del signor spagnuolo?" gli disse Orazio un po' stizzito.

La borghesia benestante, il cui aiuto aveva reso possibile il ritorno dei Borboni, si vide duramente offesa dall'alterigia degli emigrati, e si vide preclusa la carriera degli uffici dal nepotismo nobilesco: anche il più importante dei suoi diritti politici fu minacciato dal progetto che più stava a cuore ai legittimisti, quello di legare il diritto elettorale al possesso fondiario. Un realista moderato e benevolo, il signor di Sesmaisons, riepilogò le riforme indispensabili allo stato nei seguenti capi: maggiorasco generale per la nobilt

La questione di Roma è stata nuovamente oggetto di lunga discussione nell'Assemblea francese. Per tre sedute, la parte ch'oggi tiene il potere ha esaurito quanto ha d'ingegno, di sofismi e d'ipocrisia per giustificare la nefanda impresa e scolparsi davanti alla Francia e all'Europa. Per tre sedute, gli uomini che stanno al governo o tendono ad occuparlo i dottrinarî e i legittimisti hanno tentato, come la moglie di Macbeth, ogni artificio per cancellare dalle loro mani la macchia di sangue, dalla loro fronte la macchia di disonore, che la guerra fratricida v'ha posto; e senza riescirvi. La serva maggiorit

Nelle letterarie discipline era valente del pari, sebbene dispettasse i poeti. Conosceva il latino e lo scriveva con quella eleganza che potevano ai suoi tempi insegnare i Gesuiti o gli Scolopii. Un suo volgarizzamento di Sallustio aveva fatto andare in brodo di succiole Tommaso Vallauri, e il teologo Margotti non aveva potuto beccarvi per entro nessun farfallone; della qual cosa aveva fatto un gran parlare sull'Armonia. Un suo trattatello Degli elementi dell'arte di governo lo aveva fatto salir in gran rinomanza presso i parrucconi di tutta Italia, e i legittimisti di Francia citavano «le marquis Torre Vivaldi» come uno «des hommes politiques les plus éminents de son temps, qui réunissait un esprit éclairé

E se si fa astrazione dai legittimisti e dai deboli rudimenti della tendenza repubblicana, si può dire, che in questa camera non esistono partiti, perché gli uomini della borghesia sono concordi in tutte le questioni sostanziali della politica interna: tutti quanti vogliono che la macchina burocratica tiri innanzi, per sfruttarla a profitto della classe dominante.

Dicesi, volesse il nome odiato di «re», prima di partire; certo poteasi temere che il prendesse tornando. Ne fremevano i repubblicani; legittimisti poco politici, che non vedevano l'impossibilitá di restituire una repubblica cosí lata, cosí corrotta.

Napoleone si servì dei partiti repubblicani come aiuto a salire; e odiava i legittimisti come i peggiori nemici della propria dominazione. Cesare era un vero democratico, amava il popolo e avrebbe sdegnato il dileggio napoleonico contro la «canaglia». Sotto la tirannide di Silla ebbe a soffrire per le sue convinzioni democratiche, e il suo odio contro gli aristocratici comprendeva non solo i propri nemici, ma anche i nemici del popolo. Egli legò il proprio potere alla più popolare delle magistrature, al tribunato, e quando da monarca si sollevò, come si addice al genio, sull'unilateralit

Il disegno, ventilato da alcuni zelatori, di fondere i due rami della casa Borbone, andò a monte, sia perché gli Orléans non potevano rinnegare la propria origine rivoluzionaria, sia perché i rigidi legittimisti erano più di qualunque altro partito ostinati ferocemente nell'odio all'Orléans, compare dell'usurpatore.