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Essi stessi erano i ministri del dispotismo del chiostro e del potere dell'abate sovrano, da loro eletto; ma, d'altro canto, si rifacevano sui vassalli, come incaricati di riscuotere le imposte, come segretari e giudici, senza appello, di vita e di morte.

Quando il Macchiavelli si pose alle Storie, dice benissimo il Villari, v'erano in Firenze due scuole di storici, quella del Villani nella quale proseguivano annalisti e diaristi, e l'altra degli eruditi con alla testa Leonardo Aretino e Poggio Bracciolini non molti anni addietro segretari entrambi della Repubblica. Spregiatori della cronaca, pur nella forma rispettandone la divisione per anni, costoro avevano mirato alla dignit

La ragione di quella premura si era questa, che padre Bindi era uno dei segretari primari del Padre Generale: a tutti era nota la sua potenza, e don Omobono doveva aspettarsi da quella inattesa chiamata molto bene o molto male.

Lalla, la Giulia, la Bertù e la generalessa, corteggiate da Gianni Rebaldi, da qualche ufficiale di cavalleria e da due o tre piccoli segretari di Prefettura, formavano un circolo a parte.

Il 3 luglio, io deposi nelle mani dei segretari dell'Assemblea la seguente protesta: «Cittadini.

Egli stava lavorando nel suo gabinetto; due giovani gesuiti francesi suoi segretari particolari, gli leggevano delle lunghe filze di rapporti segreti, ai quali egli apponeva di sua propria mano delle brevi postille in matita rossa. All'ingresso del cardinale si levò in piedi, e fe' cenno ai segretari di lasciarli soli. I due frati uscirono.

E dicendo, al papa presentava la lettera dell'imperatore, ai segretari i decreti del sinodo di Worms. Ma a quelle parole, l'ardente vescovo di Porto balza in piedi e grida: Per il manto di Dio! imprigionate lo scismatico.

La politica inaugurata dal conte Cavour, senza benefizio d'inventario, almeno in apparenza, servì di paviglione al nuovo Gabinetto. Urbano Ratazzi. Un po' di biografia. Non è l'antitesi di Cavour. Sue idee politiche. Segretari. Massari, Zanardelli, Galeoni, Negrotti, Mischi, Tenca. Torino, 10 maggio 1861. Veniamo ora al signor Ratazzi.

Qui fummo incontrati da parecchi individui di vario colore e diverso costume che si qualificavano per segretari, intendenti, cerimonieri, ecc., che con modi garbatissimi ci introdussero in un primo anticamerone dove comparve il pacha, alto, snello, quasi nero, vestito all'europea col fez.

Andarono in quella vece a certi bagni riputati di Francia, e il nostro eroe passò l'estate seguitando la signora su tutte le strade maestre di quel vicino paese, e dalla Svizzera per giunta, reggendo sul braccio uno scialle, e facendo il viso umano a tutti i segretari di legazione e addetti militari d'ambasciata, che per sua dannazione giravan in lungo ed in largo l'Europa.