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La Chiesa vi fu costituita al modo svizzero, senza vescovi, e con concistori e conferenze; poi s'introdusse il sinodo nazionale, che s'accoglieva ogni mese di giugno.

Dopo di che si chiude il sinodo, e Gregorio detta lettera e per i feudatari e pei vassalli dell'impero teutonico, e le d

Arcivescovo di Magonza « severamente risponde Gregorio alzandosi da sedere » tu hai delusa l'aspettazione di s. Pietro, e ti sei mostrato tutt'altro di quello che il pontefice ti aveva creduto. Ritirati, e non lusingarti di trovar più fiducia in noi. Anzi, pensa alla giustizia del sinodo che sar

« E dalle parole passando ai fatti, ebbimo appena campo di ripararci ad Heiligenstadt e fulminare interdetto contro i perturbatori del sinodo. E poi? « dimandò Gregorio » cosa avete fatto di poi, messer arcivescovo?

Centodieci vescovi e prelati convennero a Roma pel novello sinodo intimato da Gregorio, alcuni cardinali, e parecchi dei feudatari che dominavano Italia tra i quali quella celebre contessa Matilde, che giovane, bella, attenevasi al papa per tal divota sommessione da lasciar poi parlare di stregonecci e di amori. Vi assistevano il prefetto ed i tribuni di Roma, per la sicurezza e tranquillit

Pronunziata la sentenza, i Cardinali rovesciarono le candele, che tenevano accese, in atto di esecrazione; Taddeo da Suessa fuggì dal Concilio, percuotendosi il petto, ed esclamando «Giorno d'ira è questo! giorno di sventura e di sangueGiunge le novella a Federigo, che furiosamente levatosi in piè grida: «Chi è questo Papa che mi ha ributtato dal suo Sinodo?

Monsignor « risponde Baccelardo ». Vi reco i decreti del concilio di Roma, e le lettere di Gregorio all'imperatore ed ai magnati della sua corte. Il concilio di Roma! « maravigliato sclama Guiberto che nulla sapeva di quel sinodo, egualmente che nulla se ne conosceva in Germania. « E quando mastro Ildebrando ha congregato codesto concilio? Non sono otto giorni, monsignore « dice Baccelardo. »

Dopo di ciò, un segretario del concilio lesse la lettera al popolo e senato romano. Ma e' non potè tutta compierne la lettura, perchè gli scalpori ed il gridare dei componenti del sinodo si levarono altissimi. Per modo che al messo imperiale fu gran fatto novellamente campare la vita, difeso dalla generosa prudenza di Gregorio. Giovanni di Porto però, prendendo la parola a nome di tutta l'assemblea, scongiurò il papa che sguainasse la spada di Pietro e scomunicasse un monarca scellerato e ribelle, giurandogli a nome di tutti fedelt

E però egli era severamente giudicato da un venerabile sinodo di nonne, di mamme e di zie, cui teneva bordone un coro, più timido ma non meno malcontento, d'interessanti vedovelle. Egli non parlava mai della defunta Duchessa; non pareva, era infelice. Era quasi sempre gioviale e di buon umore. Non era per nulla un santo padre del deserto, godeva largamente e pacificamente dell'esistenza.

E dicendo, al papa presentava la lettera dell'imperatore, ai segretari i decreti del sinodo di Worms. Ma a quelle parole, l'ardente vescovo di Porto balza in piedi e grida: Per il manto di Dio! imprigionate lo scismatico.