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Invece, la voce di lui era un po' stanca. Senza dire altro, ella si levò e passò nella sua stanza a vestirsi. Occupavano un vasto appartamento mobiliato, in uno dei magnifici palazzi del Canal Grande, dirimpetto alla chiesa di San Giorgio: appartamento mobiliato con qualche traccia del lusso antico, a cui si mescolava tutta la confusione fra comoda ed elegante del lusso moderno. Ma le stanze erano tanto grandi che parevano vuote, sempre; le finestre, i balconi erano così piccoli che la luce vi entrava scarsamente, anche nelle più limpide giornate; e malgrado i fiori di cui Grazia riempiva tutte le stanze, tutti gli angoli, tutti i tavolini, i saloni non si rianimavano, restavano freddi e muti come se fosse impossibile farvi risuscitare anche una finzione di vita. Grazia e Ferrante stavano sempre insieme; spesso, lui, per discrezione, si ritirava nella sua camera, lasciava Grazia libera; ma dopo un poco, era preso da tale insoffribile malinconia, che cercava di lei, e la trovava così insoffribilmente malinconica, che si tendevano le mani, come se l'uno dovesse salvare l'altro. Quando erano insieme, certo, di fronte a quel paesaggio grandioso ma dormiente, in quell'ambiente di cose morte e di cose moribonde, fra quei colori che erano stati vivaci ed erano pallenti, fra quel silenzio grande di uomini e di fanciulli, certo, non avevano la grande giocondit

Qualche volta alzando gli occhi alle stelle, sospirava: qualche altra li teneva per alcun tempo coperti, poi più fisi gl'intendeva, se mai in quel mezzo fosse comparso l'atteso: anche qualche canzone intonava, d'aria placida e malinconica, che lene lene si perdeva tra i patetici silenzj della notte, e si mescolava al fiottare lontano dell'onda, che frangeva al primo margine del lago sottoposto.

Stettero un istante ad ascoltare e veramente un tintinnio di campanelli, a cui si mescolava una voce d'uomo, veniva su per il sentiero della sorgente. Nascondiamo la testa nei grembiuli e voi, babbo, voltatevi di l

Partii per Norimberga con un treno del pomeriggio. Quando uscimmo dalla blanda valle erbosa dell'Altmühl per correre, fra sterminati orizzonti, diritto al nord, non era lontano il tramonto. Assorto in una sola idea, scosso ad ogni momento da vampe di accese immaginazioni, non avevo quasi mai avuto coscienza del paese così diverso dall'Italia che veniva continuamente mutando sugli occhi miei; ma pure la mobile visione si mescolava al mio pensiero, lo colorava, in qualche modo, di . Guardando, nello splendore del sole cadente, la quieta Altmühl così azzurra tra l'erbe dorate, riposavo un poco, mi venivano immagini di un avvenire sereno. Quando non la vidi più, il mio cuore riprese a palpitar forte. Sapevo che Norimberga non era lontana, il sole infuocava un rossastro paesaggio solenne di alte pinete e di sabbie immense, l'aria soffiava fredda, e se porgevo il capo a guardar dove ci portasse la locomotiva, non vedevo all'orizzonte che nebbie; sentivo il nord, mi pareva che quello fosse il vero cielo, il vero paese di un'anima come Violet. L

L'indomani un po' dopo l'alba, don Apollinare stava sotto il portichetto della chiesa, con parecchie divote che avevano udito la messa; lo speziale apriva la bottega, e uscito a vedere che tempo facesse, si mescolava al crocchio: un uomo attempatetto, che era il cerusico, montato su d'un cavalluccio per avviarsi a visitare i malati, si fermava a barattar con essi qualche parola, sul fatto della sera innanzi: parevano l'ultima nuvola d'un temporale notturno, risolto da un vento benefico, in un mattino quieto.

Anche il terreno era segnato di spesse orme sanguigne, che andavano allargandosi, perchè nella furia le due parti giravano, s'inseguivano, venivano a mezza lama, rendendo il terreno, dove il sangue si mescolava alla polvere del mattone, sempre più lubrico e sporco.

La cena interruppe l'altiero discorso della signora Cheron, e le riflessioni umilianti ch'essa vi mescolava per la nipote. Dopo cena, la Cheron si ritirò nel suo appartamento, ed una cameriera condusse Emilia al suo; salirono una larga scala, traversarono diversi corridoi, scesero qualche gradino, e passarono per uno stretto andito in una parte remota della casa; infine la cameriera aprì la porta di una stanzuccia, e disse esser quella destinata per la signora Emilia: la fanciulla, rimasta sola, si diede in preda a tutto l'eccesso del dolore che non poteva più contenere. Coloro che sanno per esperienza a qual punto il cuore s'affezioni agli oggetti anche inanimati allorchè ne ha preso l'abitudine, quanto stenti a lasciarli, con qual tenerezza li ritrovi, con qual dolce illusione crede vedere gli antichi amici, costoro soli comprenderanno l'abbandono in cui si trovava allora Emilia, bruscamente tolta dall'unico ricetto ch'ella riconoscesse dall'infanzia, e gettata sopra un teatro e fra persone che le spiacevano ancor più pel carattere che per la novit

Un convitato mise in campo i casi della notte scorsa, e gli occhi di Verrezzi sfavillarono: si parlò poscia di Emilia, e fu un concerto di elogi. Montoni solo tacea. Partiti i servi, la conversazione divenne più libera; il carattere irascibile di Verrezzi mescolava talvolta un po' di asprezza in quanto diceva, ma Montoni spiegava la sua superiorit

Con questi occhi ho veduto! ? La libidine della carne si mescolava a quella dell'oltraggio: a vicenda si rinfocolavano, nel satanico connubio. Appena svoltato, gettai avidamente uno sguardo al breve tratto di strada che mi separava dalla casetta, e alle finestre. E provai una gioia amara nel veder tutto deserto, tutto buio.

E così al dolce si mescolava sempre per don Lucio l'amaro di una lite a tavola, e il broncio di don Rocco che durava parecchi giorni.