United States or Trinidad and Tobago ? Vote for the TOP Country of the Week !


E la letteratura fino a Torquato Tasso fu uno scroscio di risa a questa dottrina, che risuonarono sin entro ai tabernacoli del santuario cattolico; dal Decamerone del Boccaccio alle Novelle di Franco Sacchetti, al Morgante del Pulci, all'Orlando dell'Ariosto, che riassume e sigilla quest'epoca luminosa del Risorgimento; e dopo quelle risa il Cattolicismo non ha più potuto parlare sul serio per gl'intelletti illuminati, imperocchè evidentemente esso aveva compiuta la sua missione sul cammino del progresso universale; e quelle risa prepararono il terreno ed affrettarono l'ora solenne della Riforma; e apostoli primi e primi martiri della Riforma furono cittadini delle gloriose repubbliche italiane: Arnaldo da Brescia, i Catari e i Paterini, e Girolamo Savonarola, che volevano ridurre la Chiesa Romana alle massime dell'Evangelio, e porre in accordo la fede colla ragione; Arnaldo da Brescia sino dai primi anni del secolo undecimo corse la penisola a propagarvi le teorie dell'avvenire che si incarnarono nelle democrazie comunali del medio evo, aiutò Crescenzio a stabilire la repubblica in Roma, dichiarò dal Campidoglio decaduto il papa dal dominio temporale, e fu bruciato vivo dal papa più tardi alla Porta del Popolo: i Catari e i Paterini formavano una grande associazione di repubblicani nel Lombardo-Veneto, e furono scannati in massa dal papa; Gerolamo Savonarola era capo della democrazia pura in Firenze, al letto di morte di Lorenzo il Magnifico gli rifiutò la assoluzione perchè non volle restituire la libert

La nomina di un vicerè, che facesse dimora per sei mesi dell'anno in Milano e per altretanto tempo in Venezia, l'istituzione di una corte e dei grandi ufficiali di essa, la conservazione dell'ordine della Corona ferrea, l'obbligo imposto ad ogni re del regno Lombardo-Veneto di cignersi il capo con la famosa corona dei re longobardi, la divisione del reame in due governi, di cui Venezia e Milano dovevano essere i capiluoghi, la suddivisione dei governi in più province, delle province in distretti e di questi in comuni, e la promessa di un pronto ordinamento del novello reame; tali erano le disposizioni contenute nell'atto promulgato in Vienna il 7 agosto 1815 per la creazione del Regno Lombardo-Veneto.

Senza l'azione iniziatrice o simultanea del Lombardo-Veneto, una insurrezione in Italia aveva ed avr

L'emancipazione della Lombardia doveva intanto comprarsi col tributo annuo di quattro milioni di fiorini all'impero, col pagamento annuo d'una rendita di circa dieci milioni di fiorini, trasportata sul monte Lombardo-Veneto, come parte nostra del debito pubblico dell'impero, e coll'obbligo di combattere colle nostre truppe le battaglie dell'Austria.

Suo padre più d'una volta avea dato da fare alla Polizia e, per non incomodarla ancora, dopo una rissa nella quale aveva lasciato correre una coltellata ad un altro contadino proprio sull'uscio della bettola, era emigrato in Sardegna; e nel Lombardo-Veneto non si fece più vedere.

Il prof. Brusa con profonda amarezza rileva che l'Austria, nelle sue repressioni dei moti nazionali del Lombardo-Veneto moti che dovevano essere liberali non applicò mai il giudizio statario ai fatti anteriori alla sua proclamazione. L'Austria maestra di libert

E così il capitano Bonifazio congiurava senza pericoli, e senza suscitare il minimo sospetto faceva parte d’una vendita di carbonari. La sua corrispondenza politica non era mai affidata alla posta, e gli arrivava sempre per mezzo di amici, o di messi speciali. Nel mese di maggio del 1820 il capitano Bonifazio dovette recarsi in Polesine per intelligenze con quei Carbonari, e poi a Milano per riferire ai capi della setta lombarda. Domandò il passaporto pel regno Lombardo-Veneto col pretesto di fare un viaggio agricolo, nel quale si proponeva lo studio di alcune colture speciali, che facevano difetto nella provincia di Treviso, come quelle del canape e dei prati a marcita. Il maestro Zecchini fu chiamato alla Polizia per le necessarie informazioni. Egli assicurò il commissario che il signor Bonifazio era un appassionato agricoltore, che aveva gi

Accusato io sempre, da chi afferma, inonestamente, ciò che non sa, di volere e promuovere azione a ogni patto, sconsigliai, pregando, insistendo perchè non si prorompesse in moti parziali prima d'essersi ottenuta certezza che sarebbero seguiti ove più importava, nel Lombardo-Veneto. Vivono, e liberi, gli uomini che proponevano e coi quali io discuteva le cagioni del mio rifiuto.

Di vincer delle battaglie contro le truppe di S. M. Borbonica?.... Di conquistare il Lombardo-Veneto?.... Ci rimetteranno la testa.... pazzi, pazzi da legare.... Date qui. Quest'ultime parole erano rivolte allo scrivano che aveva finito il suo lavoro.

Il giorno dopo l'incorporazione della Valtellina e delle contee di Bormio e di Chiavenna nella Lombardia austriaca, che fu il 16 d'agosto del 1815, un bando novello del maresciallo Bellegarde annunziava ai Lombardi che, mossa dal sentimento di predilezione sempre mai dimostrato a' suoi Stati d'Italia, S. M. Imperiale e Reale erasi degnata di porre l'ultima mano all'adempimento delle benefiche sue intenzioni, formando coi detti suoi Stati un regno Lombardo-Veneto.