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Così andava almanaccando, e gli ricorrevano alla mente i bei versi di Bernardo Tasso, intorno alla vita campestre: O pastori felici, Che d'un picciol poder lieti e contenti Avete i cieli amici, di mar paventate ire o di venti! Noi vivemo alle noie Del tempestoso mondo ed alle pene; Le maggior' nostre gioie Ombra del vostro bene, Sono di fiele e d'amarezza piene.

Cosi è: Ogni disuguaglianza amor fa pari, dice il poeta. Qualche cosa di simile cantò con la solita eleganza il signor Torquato Tasso, nella sua favola boschereccia: ricordatevene Duca?

Oh! si scopre facilmente l'autore di un lavoro che piace, anche se voglia sulle prime farsi pregare.... Si è quindi saputo subito che il Torquato Tasso è dell'autore della Monaca di Monza. Fu picchiato alla porta. Entrate! disse il presidente. Un usciere entrò, portando una lettera, e la consegnò al presidente.

Parecchi abbozzetti di quel medesimo quadro, con forza coloriti e con viva espressione d'affetto, erano sparsi vicino a lui, su d'una seggiola e d'una rozza tavola; e un volume scompagnato del Tasso stava aperto sullo sgabello a' suoi piedi.

E dobbiamo confessarlo, il circolo meno affollato era proprio quello del predicatore. Gabriele ascoltava dunque il racconto della lotta di Argante e Tancredi. Il vecchio cantava un poco, ma in generale declamava i versi del Tasso in maniera vivissima e pittoresca, animandosi col gesto, modulando le inflessioni della voce onde far delibare la melodia di quella seducente poesia.

Nel secolo XVI era fra il popolo più familiare l'Ariosto che il Tasso. Montaigne nel suo Viaggio in Italia racconta avere udito, passando per le strade maestre, i contadini nei campi, che cantavano l'Orlando Furioso.

E più tardi scrivendo il Tasso al duca di Urbino ecco a che riduceva in prosa il magnanimo Alfonso cantato in versi: «il duca per naturale inclinazione è dispostissimo alla malignit

Oltre al pino, ai due abeti ed al larice, le Alpi Marittime superiori vantano ancora tre conifere assai meno comuni. Il tasso (taxus baccata), albero diffuso dalla Siberia orientale sino all'Algeria ed alle isole Azzorre e di cui nell'Inghilterra trovansi esemplari la cui et

Dopo un gran misurare di gambe, finalmente trovammo una gamba media nel buon svizzero di Zurigo, che cercò di abbondare nella misura col suo bel passo di scavalca montagne. Come vedi, il luogo non poteva essere più adatto. Non pare la valletta descritta dal Tasso nel famoso duello di Argante e Tancredi?

Se, di tanto in tanto, Castagnola tenta il canto politico, Giambattista Maccari esprime più spesso e più chiaramente il suo pensiero. La Musa politica trova in Roma, più d'una volta all'anno, occasione di farsi udire: cioè, quando si festeggia il favoloso Natale di Roma, per l'anniversario della morte del Tasso, e per la distribuzione dei premi nelle Accademie delle arti rappresentative.