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Ma il governo stesso, implicitamente, ha fatto la stessa preziosa confessione; imperocchè esso, dando pienamente ragione agli scrittori Arangio Ruiz, A. Majorana, Vidari, Contuzzi, Brusa, Impallomeni, Pierantoni ecc., che in questa occasione dolorosa sostennero non potersi applicare le disposizioni del Codice penale militare che si riferiscono allo Stato d'assedio guerresco, allo stato di assedio politico o fittizio, è accorto della lacuna che esiste nelle nostre leggi che lacuna non è, ma voluto silenzio a garenzia dei diritti dei cittadini consacrati dallo Statuto e dopo compilato il nuovo codice penale militare mentre era sotto esame della Commissione del Senato, vi ha aggiunto l'articolo 337 bis, che dice: Lo stato di guerra può essere anche dichiarato in caso d'insurrezione o d'imminente pericolo della pace pubblica. Ora se il potere esecutivo aveva gi

In molti punti di questo capitolo e del seguente ho copiato integralmente o riassunto alcune pagine delle monografie dei professori Brusa e Impallomeni. Della loro esposizione e dei loro giudizî di preferenza mi son valso per la grande autorit

Il prof. Brusa con profonda amarezza rileva che l'Austria, nelle sue repressioni dei moti nazionali del Lombardo-Veneto moti che dovevano essere liberali non applicò mai il giudizio statario ai fatti anteriori alla sua proclamazione. L'Austria maestra di libert

Lo scienziato, che vive al di fuori delle passioni politiche, il Brusa, pensoso dello spettacolo che danno le presenti vicende politiche, scrisse che i governanti d'Italia hanno pareggiato i Borboni, il prete e l'Austria; anche sorpassato.

Ma questi timori si sono mostrati vani e infondati nel caso disgraziato, che esaminiamo? Questo sarebbe stato certamente l'ardente desiderio di ogni italiano; ma pur troppo i fatti corrisposero alle sinistre previsioni e il Brusa, temperatissimo uomo e alieno dalle lotte politiche, è stato costretto di fronte alle sentenze dei Tribunali di guerra ad esclamare: À la guerre comme

Brusa. A parte questa contraddizione tra gli atti e le dichiarazioni dei Regî Commissarî straordinarî, resta pur sempre che la retroattivit

Giova rilevare anzitutto col Brusa che, a uno a uno, i precedenti in fatto di Stato di assedio, autorizzavano consentivano, in maniera qualsiasi, la manomissione delle leggi, e degli articoli espliciti dello Statuto, per la quale solamente fu possibile la istituzione dei Tribunali militari.

DIREZIONI GENERALI: Acque, strade e porti marittimi: COSSONI Antonio, direttore generale NEGRI Gaetano, segretario generale ARTICO Angelo, ASSALINI Antonio, MASETTI Agostino, PAREA Carlo, ispettori generali BRUNACCI Vincenzo, BONATI Teodoro, COSSALI Pietro, ispettori generali onorari. Polizia: LUINI Giacomo, direttore gen. BRUSA Paolo, segretario gen.