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Essi trascinavano un'immensa caldaia, nella quale si erano riuniti a sghimbescio i residui del pranzo di centosettanta monaci, formando così un pappalecco senza nome nel pandemonio culinario, di un colore indeterminato, di una forma indecisa e di un gusto cui la fame sola poteva far trovare tollerabile.

Ai Lanzieri la sconosciuta scese d'avanti alla porta d'una delle tante miserabili e tristi locande del quartiere. Dalla serpa Longo domandò: V'aspetto? E come ella pareva indecisa il vetturino soggiunse: Bene, andate pure: io vi aspetto. Da' Lanzieri erano andati alla Marinella e dalla Marinella ai Mercanti, e appresso alla Giudecca, al Vico Coltellari, a Rua Catalana.

Una vipera... Ma lei è arrivata? Ero giunto a casa, difatti, e m'arrestavo davanti al portone. Accesi un moccoletto che portavo addosso per la bisogna e si fece un po' di lume sotto l'arco barocco. E a quella luce indecisa che saliva a stento fino alla testa dell'ercole, mi parve di vedere impallidito il suo volto e diventati minacciosi quei piccoli occhi tondi, fino allora così inespressivi.

Il tempo s'era fatto grigio. Di faccia al Corso, dal mare, saliva una nebbia densa come fumo di officina, lambiva le falde del Vesuvio, lo nascondeva fin quasi alla cima. Vagamente s'indovinava nel porto una gran nave; era una striscia tutta nera, indecisa. Intorno la citt

Emilia restò alquanto indecisa; fremette alla rimembranza e alle minacce che le si ponevano sott'occhio; ma l'immagine di Valancourt, che l'aveva animata per tanto tempo, ch'era forse vicino a lei, unita alla forte indignazione fino da' primi anni concepita per l'ingiustizia, le somministrò in quel momento un imprudente, ma nobile coraggio.

Fulvia rimase alquanto indecisa, poi s'inchinò su lui, abbandonò la portiera che ricadde dietro la sua testa e gli tuffò le mani nei capelli bruni e copiosi, senza parlare, rapidamente, con un moto di passione selvaggia. Gli occhi chiari si chiusero un poco, e le labbra s'atteggiarono a un sorriso tenue, sùbito spento.

L'epiteto inaspettato e soprattutto quel lei autorevole, sostituito di punto in bianco al tu, colpirono il povero Dario, il quale guardò dapprima suo fratello con aria indecisa, poi la mamma, poi un cane che abbaiava: e non sapendo far di meglio, proruppe in un dirotto pianto e strillò: Ih! Ih! Io non voglio esser chiamato ignorantello da te! Ih! Ih! La mamma giudicò prudente d'intervenire.

Vuoi che resti teco? chiese a Bice cingendole con un braccio l'esile vita, e baciandola sulla fronte. No, zia, andate pure. La contessa era indecisa; un'onda d'affetto le traboccò dal cuore. Oh, Bice mia, sii forte!

Il cavallo dei Sant'Angelo repentinamente s'arrestò recalcitrando, colle orecchie ritte, fiutando esso pure il maltempo. Allora Agnul si risolse a parlare: Che si fa, signora? Il temporale viene. Torniamo? Ella parve per un momento indecisa. Quell'aria acuta che le sferzava il volto, quella sorda minaccia della tempesta che pesava tutto intorno, le dava quasi un senso di ebbrezza.

Erta sul busto, colle braccia rigide che le facevano sostegno, rimase un attimo indecisa. Ho paura! esclamò poi. Non per te, Sergio, ma ho paura! Perdonami! Le salivano convulsi alla gola singhiozzi senza lagrime; chino su di lei, le mie mani sentivan le ciocche de' suoi capelli, morbide e lisce, disordinate per il guanciale.