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Si guadagnava terreno a oncia a oncia lavorando con lena raddoppiata, in quegli atteggiamenti disagiati ch'erano concessi dall'angustia dello spazio, in mezzo a un'aria densa, che rendeva debole e incerta la luce delle lampade.

Passavo le ore a discorrere con quei di casa oppure nella mia stanza, davanti alla finestra a guardare giù distrattamente in fondo alla valle dove, talvolta squarciandosi la densa cortina di vapori che chiudeva l'orizzonte, vedevo le campagne lontane dipinte a mille colori dal raggio del sole autunnale.

Cadeva il giorno abbreviato da una nebbia umida e densa. Non reggendo più a ricamare nella luce incerta della finestra mi alzai per mettere a posto il lavoro e trovandomi accanto al cembalo mi posi a riordinare la musica, così, automaticamente, forse per sfuggire un'intima sensazione di imbarazzo. Egli aveva certo un progetto nella sua mente perchè mi si avvicinò col volto torbido e chiuso.

Egli, aspettando, aveva fatto il giro della camera, e nella densa oscurit

Sull'orlo di un lago bizzarro che io amo, verde ai due capi, sottile e torto per sinuose gole di colli selvaggi e di montagne tragiche, sereno a mezzo il corso nell'arco di un golfo idilliaco, si affaccia allo specchio maggiore delle acque una densa e signorile corona di ombra. Sovente per le vie solitarie di quell'ombra fui preso dal senso di una bellezza che più si prometta di quanto si sveli.

Esso è una sostanza omogenea, densa, filante, insolubile nell'acqua, negli acidi diluiti, nelle soluzioni alcaline. L'acido solforico d

La domestica allora si mise in grandi faccende intorno al suo focolare. Coll'aiuto delle molle, scoperchiò una padella e soffiato sul fumo profumato che ne uscì in una densa nube, guardò con occhio esperto se il punto di cottura fosse soddisfacente: È pronto! esclamò poi. Il professore oggi sar

Tra una massa densa di cupe conifere e una parete di mimose, d'aloè, di bambù, l'oscuro e tortuoso sentiero conduceva alla casa dove tutti, fortunatamente, dormivano in quell'ora piccina, nella calma profonda in cui il batter lento dell'onda pare anch'esso il respiro della notte addormentata.

Quanto più si scendeva tanto più l'aria si faceva densa, tanto più distinto si sentiva lo strepito delle pompe. Siamo a tre quarti di viaggio disse a un certo punto Odoardo. Di a poco si vide nel fondo agitarsi qualche fiammella, moversi qualche ombra. Un romore cupo simile a tuono si mesceva di tratto in tratto alla voce assordante delle pompe. Era lo scoppio delle mine.

Enrico, dopo avere alcun tempo indugiato origliando tra i due battenti socchiusi, entrò cautamente nella stanza, avvolta in una densa penombra verdognola. L'aria v'era un po' viziata, benché un diffuso profumo, misto di violetta, d'acqua di Colonia e di tabacco, vi signoreggiasse: v'era quell'odore speciale, direi quasi organico, che