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Non si lavorerá per l'avenire nelle zeche d'altri ori ed argenti che di minère e grezi, o di opere antiche o rotte o simili, e non si rifaranno mai piú i danari. Ed a me pare che il dover voglia ch'ormai si ponga fine a cosí longo abuso del guastare e fondere le innumerabili quantitadi di diverse sorti di monete d'argento e d'oro per rifarne altre.

Rappresentandovi la commedia cose familiarmente fatte e dette, non parse allo autore usare il verso; considerato che e' si parla in prosa, con parole sciolte e non ligate. Che antiqua non sia dispiacer non vi dee, se di sano gusto vi trovate: per ciò che le cose moderne e nove delettano sempre e piacciono piú che le antique e le vecchie; le quale, per longo uso, sogliano sapere di vieto.

Unde questi cotali si maravigliano e cadranno nella mormorazione vedendo molti grossi e idioti nel sapere la Scriptura sancta, e nondimeno sonno tanto illuminati nel cognoscere la veritá come se longo tempo l'avessero studiata. Questa non è maraviglia neuna, perché egli hanno la principale cagione del lume unde venne la scienzia.

A un tratto Longo sentì che ella gli batteva lievemente, in punta di dita, sulla spalla. Dove andate? disse lei.

Quando se parte da Tiflis per levante per 3 zorni declinando uno poco a la mancha se trova Van la quale è in principio de un lago chiamato dello stesso nome, el qual è longo miglia 100 largo 20, l'acqua sua è salsa e non è poca maraveglia perchè essendo detto lago in mezzo de la Armenia sia salso.

Ella era diaccia: un sudore gelido le veniva giù pel volto e le bagnava pur le mani, che tremavano convulsamente. Longo, sbalordito, la scosse: Signorina... signorina!... Che avete?... Non v'impaurite... Non vi voglio far niente... La giovane s'irrigidiva. De' conati di vomito la facevano sobbalzare sul cuscini, gli occhi gi

La giovane disfece il nodo della sua pezzuola e ne cavò un pezzo da due lire. Questo m'è rimasto mormorò. Longo era sceso di serpa. Guardò appena le due lire, al lume del fanaletto, e le gettò in grembo alla giovane. Ma scherzate? Che mi mettete in mano? Due lire?... Andiamo, non ho voglia di scherzare! Ella balbettava: Sull'anima di mia madre che m'è morta ieri l'altro...

Allora Longo comprese. Ah, Cristo! urlò Un caso fulminante!... Si voltò, si guardò intorno, assalito da così vivo terrore che per due o tre secondi i suoi movimenti ne vennero paralizzati. La sconosciuta seguitava a torcersi e rantolava: Freddo... freddo... Oh mamma!...

Ma che! fece Longo Ora mi si mette a giurare! V'ho portato in giro per quattro ore di seguito e il meno che mi spetta son cinque lire! Su! O mettete fuori le cinque lire o vi porto alla questura com'è vero il santo ch'è oggi! Nel silenzio della strada la sua voce minacciosa suonava chiaramente. La signorina nascose la faccia tra le mani. Andiamo! disse Longo Spicciatevi!

CRICCA. Qui non bisogna pensar molto parlar assai: la cosa istessa ci apporta rimedio; e se son contrario al padron, mi perdoni, ché mi par cosa fuor di servitú lasciar di servir i giovani che hanno a vivere piú longo tempo, per servir vecchi che hanno a morire fra poco. EUGENIO. Cavami da cosí gran pericolo.