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Pescava nelle tasche delle signore, mi diceva lui, con una delicatezza che non disturbava le derubate. Doveva essere un buon diavolo, perchè raccontava su tutto, come tra vecchi amici. L'ultima volta era stato côlto in chiesa. Non immaginatevi grandi guadagni, mi diceva. In chiesa si busca da vivere, ma non si fanno quattrini.

Cieca è dessa: perchè segue un cane, il quale sa bene di qual dente morder la carne e di quale l'osso. Il principe non aveva d'uopo di andare in busca dello strumento che doveva compiere la sua bisogna. Lo aveva sotto la mano semplicissimo, destrissimo, opportunissimo: voglio dire il dottore di Nubo. Non trattavasi che di trovare un metodo. Chi cerca, finisce sempre per trovare.

Il signor Busca si serrò il mento colla mano destra, e coll'indice si pose a battere sul labbro inferiore, mentre la sua fronte stretta e piana si corrugava leggermente per effetto della meditazione. Dopo un poco alzò in faccia al principale i suoi occhi chiari ed a fior di capo. Fra tre o quattro giorni, disse. Bancone si volse al suo creditore. Ha udito? Tre o quattro giorni sono forse troppi?

E, in questo modo, non sol muterai nome, ma costumi, stato e natura; e forse ancor la mente. Proviam, se tu nol credi. CRISAULO. Io ti ringrazio; ché è buono il tuo consiglio: ma non voglio ch'oggi ne venda a me. PILASTRINO. Ah! ca! ca! ca! Non ti si può appicare oggi niente di questa mia dottrina. Io me ne vado. Qui non si busca. CRISAULO. Sta', non ti partire; fermati un poco.

All'occorrenza, cantava anche, con una vocina da tenore e con garbo veramente singolare. Per giunta, lo dicevano un prode soldato, e il generale comandante dell'arma ne teneva di conto. O perchè non se ne stava egli tra i suoi? La signora generala non aveva dunque più occhi, da lasciarlo andare randagio a quel modo, come il leone in busca?

Di a un minuto s'udì nella stanza vicina il passo lento e pesante d'un uomo, o poi la porta s'aprì e comparve la faccia stupida ma onesta del signor Busca. Venite qua, Bernardo, disse il banchiere. Potreste oggi stesso, o domani, pagare la somma di novantamila lire? Il cassiere allargo i suoi occhi di vetro e rispose colla sua voce monotona: oggi domani.

Il signor baccelliere andava diritto per la sua strada, senza pure avvedersi delle api, che gli gironzavano a sciami intorno alle ginocchia, andando in busca di cera e di miele nella varia fioritura dei pingui maggesi.

Lo studio quotidiano finiva come doveva finire, con una brava dormita a gomitello. Dopo due ore di quella applicazione, il ragazzo sgattaiolava nella vigna, per far ora di pranzo. Usava per altro la precauzione di portarsi un libro sotto il braccio, per non lasciar credere che andasse a caccia di grilli, o, come più veramente era, in busca di fragole selvatiche.

Bancone soffriva della podagra anche più del giorno precedente; e il fatto della fuga di Gustavo l'aveva mandato in un'irritazione da non dirsi. Bernardo entrò primo nel gabinetto del banchiere. Ebbene? dimandò Bancone appena lo vide: quel mariuolo ce lo menate voi qui per le orecchie? Egli è fuggito davvero: rispose Busca, coll'aria mortificata d'un segugio che si lasciò scappar la lepre.

Se mi fossi aperto a lei, chi sa? Ma il proverbio dice: fidarsi è bene, e non fidarsi è meglio. Pasquale, qui ci vuol giudizio, se no.... Un anno per l'altro, qui si busca un trecento lire; pigione di casa e bottega. Dunque, io dico, un occhio al lesso e l'altro all'arrosto....