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In questo frattempo, attorno al tavolino dov'era seduto Ghegola, s'era fatto un silenzio sepolcrale. Subito, appena l'Aimoni ebbe lanciato quell'insulto, tutti si aspettavano che Ghegola gli si buttasse addosso come una tigre inferocita. Il pallor del volto l'avevan creduto, così in sulle prime, causato dall'ira, dal furore, non mai certo dalla paura; ma quando udirono quelle sue parole uscirgli dalla bocca balbettante, quando videro grosse gocce di sudore correr sulla sua fronte, e quella figura lunga allampanata scattar su ritta dalla sedia, non gi

Ogni giorno all'uscire dalla stanzetta piena di sole, fingevo di scordarmi della sua offerta, per sentire subitamente la vocina di lui, balbettante: Vulite 'o vasillo? Vulite 'o vasillo? Gli aveva promesso di recarmi a vederlo due tre volte nella settimana; lo aveva promesso anche a Fortunata. Cominciato novembre, dovetti abbandonare i miei studi di mare e il vicolo Giganti.

19 febbraio. O mio Dio, sento uno di quegli sconforti, pensando al mio passato! Come vorrei esser morto! Piango! Oggi, qui, dai tetti di un terzo piano di povera gente mi giungeva la vocina balbettante di un bambino. Guardo il suo ritratto. Ma, mio Dio! sento che inavvertitamente caricherei a palla, , una pistola antica, e in questa febbre, inavvertitamente me la accosterei alla fronte.... Amo Lei! Lei! Tutta la mia giornata è per Lei! Studio per Lei, di giorno: studio per Lei, di sera! penso a Lei, di notte! Penso ch'Ella deve esser felice, e per non turbarla, non mi uccido! Ma chi più mi trattiene? Che mi aspetta? Che cosa è il mondo per me! Se potessi viaggiare e viaggiare e stancarmi! Come passo le sere e le giornate da solo. Sere di primavera, coll'odore delle violette di Limbiate! Giornate di primavera con una trista, strapotente insidia di volutt

Il racconto piacque tanto alla piccina, che essa da quel giorno scelse il marchese di Vharè per suo sposo, e fu il principe Incantevole di tutti i suoi castelli fabbricati in aria. Però, quando egli era in villa dalla duchessa, e passeggiava in giardino, Lalla prima lo spiava nascosta: poi, tutto ad un tratto, gli appariva dinanzi rossa e balbettante.

Di carte filosofiche Non consumò raddoppiò volumi: dal suo labbro balbettante uscirono Dell'eloquenza i fiumi D'oziosi grandi alto sollazzo e noia: Predicò, benedisse, al capo languido De' morenti arrecò l'ultima gioia, Pregando a l'eguale in l'ultim'ora: Cultor d'umili cose Come chi per amor veglia e lavora Nel picciol orto egli incurvò le pallide Mani tra i rovi e suscitò le rose.

Uh! Dio! Dio!... (tremante, balbettante, barcollante) 'On Giuv

Il duca, tremante, balbettante, le corse dietro: "Stella!... Stella!... Regina!" ma sentendo i passoni gravi dello zio Matteo, si avvicinò subito al pianoforte, esclamando, colla voce stonata per l'orgasmo, per l'eccitazione: "Oh, l'Ideale! Ca.... aro ideal!... Proviamo un pochetto d'ideale!" Dopo il caffè, figliuoli miei! Dopo il caffè!

al sole, al sole, ho visto io, dice un vecchio balbettante. Uno teneva le gambe aperte della ragazza e l'altro si metteva sopra. Ma mia figlia non l'hanno toccata. Ringrazio la Madonna. Gli ha strappato coi denti un baffo, a quel porco che l'abbracciava... Per un mese il colonnello mi ha rifiutato la sporca razione di grano e di pane nero! Sono io, io che gli ho portato via il baffo coi denti!