United States or Netherlands ? Vote for the TOP Country of the Week !


La bella primavera, o cittadini, Di violette adorna, Ecco tra noi ritorna. April l'accoglier

Le violette di Parma erano a mala pena appassite; ma la marchesa Polissena non aspettò che il mazzolino fosse disseccato, par confidarne un altro a quel grazioso custode. Ne ebbe due, ne ebbe tre, ne ebbe quattro, nello spazio di un mese, il conte Gino Malatesti; a mezza primavera, quando le violette cessarono, ne aveva gi

Ella aveva negli occhi il silenzio umido e attento delle rade violette e solitarie che i velieri feriti, cacciati dalla tempesta, scoprono per miracolo, le sere di bonaccia, dietro qualche promontorio, lungo coste maledette!....

, , interruppe la signora Auriti, prendendo da un minuscolo tavolinetto uno svelto calice di cristallo e odorando le violette di Parma che vi suggevano nuova vita, glielo concedo; ma fino a quando quest'altro io ci seconda. Aspetti però il giorno che sorgono le contrariet

Lalla non gli aveva mai fatto parola a proposito della diva, nemmeno per dirgli che la Soleil cantava bene; ma quella sera essa voleva parlare e intanto lo fissava sorridendo... e fissava pur sorridendo l'occhiello del suo frak, dov'erano infilate alcune violette. Bellissime... Mi spiace, duchessina, ma non posso, non oso offrirgliele. Teme un dolce rimprovero?

La principessa s'abbigliò alla presenza di Diana che la idolatrava, e diceva non aver mai visto una donna più bella. La principessa le mostrava le sue belle braccia, il suo bel seno, Diana ne vedeva, sotto le finissime tele, i fianchi robusti. In breve, fu abbigliata; era magnifica, seducente, col suo abito chiaro, il suo gran cappello di paglia, adorno di violette, il cui colore spiccava su un gran nastro candidissimo. Salirono in carrozza e partirono. Erano tutt'e due contente, si teneano per mano e sorridevano. Strana situazione quella della principessa! ella andava a cercare notizie della sua figliuola: ardeva di vederla e gi

Il Vaticano annega in nebbie violette... La cattedrale di San Pietro emerge sola, granchio gigante degli stagni cattolici, granchio dal vasto dorso marmoreo arrotondato a cupola, che vorrebbe afferrarmi tra le chele colossali, dei suoi due colonnati. Suvvia!

Tranne il cappello, che fra veli e piume e spilloni, era di una complicazione ammirabile, tutto il resto era semplice: una gonna nera, un'ampia giacca di lontra, nel cui mezzo era posato un cespuglio di violette finte: finte, ma non importa! Tutta la leggiadra creatura odorava di viva viola, di fresco mughetto, di pura lavanda.

Il Mare, in lontananza, sontuosamente arricchito di tutte le luci cadute dal cielo, va delicatamente mutandosi in un magico deserto dall'auree sabbie ondeggianti che all'infinito si stendono. Ombre violette le increspano, e un vento ingegnoso le squama e le niella con carezzevoli soffi, con lente puerili moine.

Non varcare il limite. Puoi tendermi un laccio così tristo per cercare di pigliarmi! Come quel povero sorriso deve averti fatto male dentro! Costanza. Per disarmarti, non giova neppure spremersi dal cuore l’ultima goccia di dolcezza. Mortella. Oh, la tua dolcezza! Mi ricolmi le mani di violette perché le tenda, perché ne offra ancóra, perché ne sparga la soglia? Dio guarisca le mie mani!