Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !


Così, poichè ebbe scarico il cuore di quel gran peso, a don Aquilino parve di tornare in vita; e nel suo segreto fece voto di non lasciarsi tirar mai più in nessuna briga, nemmeno colla più santa delle intenzioni; perchè pensava io non posso far mai niente di bene; e non ho mai da trovarlo il santo che mi aiuti.

Cosiffatti indugi posti alla solenne dichiarazione di un voto indissolubile, eterno, avevano aria di provvido temperamento donde un mutarsi di volont

Bravo! L'essenziale è di impedire il matrimonio, opponendo alla petizione del giovane, ed al probabile assenso di vostra figlia, il veto paterno, che le leggi rendono inesorabile ogni qualvolta sia appoggiato da gravi ragioni, e convalidato dal voto degli Anziani. Voi leggete nel mio cuore, o nobile amico. La lettura è un po' difficile, ma le vostre lodi mi incoraggiano.

In fede mia, qui c'è da farne una commedia, ed io ho una voglia matta di scriverla. Bravo! per mettere alla gogna un amico!... Hai ragione; lasciamola scrivere da un altro, nei tempi venturi. Se la scrive, io fo voto che me lo fischino. Poverino! perchè? Io ho una paura maledetta dei fischi, e tremo sempre a verghe, quando ci ho qualcosa di nuovo da mettere in scena.

Anche queste tre sono belle: ma una più dell'altre a gran pezza; di guisa che voi medesimi, o lettori, chiamati a giudicare, dareste il vostro voto alla marchesa Ginevra.

Proferito questo voto, ella diede un tenero, un indefinibile sguardo al figlio come per volere esprimere: Ah quanto mi costi! Ma il sorriso del pari indefinibile che il fanciullo fece al tenero sguardo della madre fu di gran lunga più prezioso del sacrifizio.

Una volta emesso questo voto la moglie può star sicura; essa potr

GIRIFALCO. Oimei, anima mia! ché sarò morto prima ch'io t'abbi. PILASTRINO. Or abbiam bello e fatto. LISTAGIRO. Rimedio non v'è piú. GIRIFALCO. Son morto. Aiuto! Misericordia! Oimè! O Pilastrino, m'han preso per il collo. PILASTRINO. Oimei! Fo voto Mi portano ancor me. GIRIFALCO. San Gimignano! Una testa di cera, s'io ne scampo. Ribbaldella, sarai pur di me sazia, che sei cagion di questo.

PASQUELLA. «Che fa lo mio amor ch'egli non viene? L'amor d'un'altra donna me lo tiene». Meschina a me! GIGLIO. E que! Non faze, donna Pasquella, que á qui sta sperando que gli apriate. PASQUELLA. «Non ti posso servir, signor mio caro». Oimè! GIGLIO. Aze musiga esta male avventurada. Ya non se accuerda que á qui sto. Daré colpo in esta puerta, voto á Dios. Tic, tac, tic, toc. PASQUELLA. Chi è ?

Da qualche giorno poi lo martellava il timore non venisse mai a chiarirsi in faccia a tutti i suoi colleghi la sua trama, giacchè non era facile a dare ad intendere ch'egli non avesse saputo la colpa dell'ammiraglio Candiano prima di dare il voto per l'elezione di lui al dogato.