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Aggiornato: 22 giugno 2025
Il duca di Balbek, come i gaudenti romani che depositavano sulla soglia del triclinium le nere preoccupazioni, atræ curæ, traversava le procelle, e, dominando le regioni delle nuvole, si trovava in presenza di Morella l'azzurro vertiginoso di cui s'inebriava!
Senza dar riposo mai al suo corpo, senza distinguere il fitto meriggio dalla notte più fonda, stancando la cavalcatura, non l'indomito suo corpo, scorreva paesi e paesi, ma ancora più a furia trasvolava il pensiero, in un delirio di fantasie, vie più incitato dalle memorie dei luoghi per cui traversava.
E Nancy pregò a lungo nella piccola chiesa bianca e nera in cima al colle. Scesero nella grotta, e fremettero al pensiero che i pesci-cani avrebbero potuto divorare Byron quando traversava a nuoto la baia. Veleggiarono per il golfo e mangiarono delle vongole ed altri malodorosi frutti di mare.
Natale lo accompagnò fino al limite dei primi nevati e poi se ne tornò solo a casa. Verso la mezzanotte, Daniele con un suo pastore traversava il ghiacciaio dell’Aventina quando gli mancò sotto la neve e cadde in un crepaccio, rimanendo però ritto ed incolume su di uno scaglione di ghiaccio a pochi metri dalla bocca.
Enrica avea preparato un tranello, degno del suo animo raffinatamente perverso, e ora trepidava un poco sulla riuscita di esso. Ella avea detto, con diabolica perfidia, al suo corteggiatore, il conte di Squirace, che, a una cert'ora, ella sarebbe stata presso il ponte che traversava il precipizio. Oh! avea esclamato il bellimbusto, e avea fatto intendere che ve l'avrebbe presto raggiunta.
L'aria fredda e umida di quel luogo, il cupo silenzio che vi regnava, e un fioco raggio di luna che traversava una finestra gotica, avrebbero senza dubbio risvegliata in chiunque la superstizione; ma essa in quel punto non aveva altro pensiero che il suo dolore.
Donna Camilla appoggiò la fronte ai cristalli e guardò Fabio, che traversava la strada; poi, come se la sua esaltazione cessasse a un tratto per dar luogo a un grande sfogo di dolore, disse, nascondendo il viso fra le mani: Ma che cosa ho mai fatto per non ispirare affetto in nessuno?
Ma Procolo era sempre triste: una ruga gli traversava la fronte e il suo occhio non brillava come quel degli altri. Scoccarono le dieci: bisognava separarsi; la famiglia di Luigia si apparecchiò a partire: nuove grida, nuove proteste, nuove promesse da ogni parte.
Un medico, attribuendo quell'eccitamento al suo malessere, la fermò mentre traversava la corsia, e le disse, toccando leggermente la sua larga cuffia insaldata: Dovete risolvervi a lasciar la cornetta, Suor Maria, se volete star bene. Oh se fosse per me sola, a questa ora non ci penserei più, sospirò la suora. Ma, cosa fare?
Le parole di Garibaldi caddero come stille roventi nell'animo degli accorsi al suo invito, ma a pochi bastò il cuore e la forza di ascoltare il suo appello. Non furono più di duecento quelli disposti a seguirlo. Allo scoccar della mezzanotte, preceduto da tre guide paesane, per un unico sentiero di montagna, scendeva il Titano; guizzando tra le scolte nemiche, traversava la Marecchia, passava Montebello; e camminando tutta la giornata verso le 10 di sera del 1º agosto penetrava in Cesenatico. Non perdette tempo; fatti prigionieri i Carabinieri e i pochi soldati austriaci col
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