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Quale stupendo panorama di monti tutto all'intorno, quali tinte calde non si perdono nei vapori dell'orizzonte! Cicerone fu figlio della pianura, non dei monti; egli, spirito vasto, radunò in quale fiume potente tutti i ruscelli dello scibile suo contemporaneo. Mario invece fu figlio delle montagne, nato proprio in Arpino, fra le mura dei ciclopi, dove vogliamo salire.

«Ascoltate; e poichè il mal seme della morte e del peccato non può esser distrutto nel mondo, voi che siete nato per reggerlo, traetene argomento di migliorarlo: sono certo, che non riuscirete nel vostro assunto, ma questa è la via che il Signore ha tracciato ai Regnanti della terra. Non lontano da Napoli verso Pozzuolo sorgevano due nobilissimi castelli, fabbricati negli antichi tempi da due Baroni langobardi, allora quando Zotone venne appellato Duca di Benevento dal glorioso Re Otari, che non conobbe altro confine al suo Regno che il mare¹. Correva fama che quei Baroni essendo per antica amicizia come fratelli, insofferenti di starsene da troppo gran tratto di paese separati, gli edificassero così vicini; che le prime pietre poste nei fondamenti fossero tinte del sangue di ambedue loro; e che un savio negromante vi susurrasse sopra tali scongiuri, e vi incidesse tali cateratte², per cui i signori di quei castelli sarebbero stati sempre stretti di scambievole amore fino al punto in cui uno di questi odiando il compagno per inganno, ne sarebbe stato ucciso contro volont

Il candore delle spume del torrente illuminate dal sole, la lucida trasparenza delle acque bianche e cilestri nel letto di ciottoli, le nude roccie del fondo di colore cenerino contrastano colle tinte forti dei vicini clivi boscosi, e colle dense ombre che confondono l'acqua col terreno e le pietre, e il folto degli alberi coll'angolo della casa.

L'artista aveva il capriccio di vedere sulle linee faciali de' suoi visitatori questo effetto di tinte, non gi

Noi ordiniamo, ed essa confonde; i nostri muriccioli si veston d'edera e di lucertole; i nostri andarini sabbiosi, le nostre redole fatte a musaico di sassolini a due tinte, si sfasciano sotto le piogge equinoziali; i bei prati di fieno inglese son dati in governo alla gramigna, e la sterpaglia riprende ben presto i suoi diritti dove noi avevamo ripulito col sarchiello, raddrizzato col traguardo e livellato con la tavoletta pretoria.

Il secondo invece era alto, scarno, di colorito bruno occhi grandi ma stupidi, lineamenti insignificanti colle labbra, le palpebre e le sopracciglie tinte d'azzurro, le unghie delle mani tinte di zafferano e la pelle unta di grasso di cammello mescolato a zibetto che tramandava un profumo fortissimo.

E si fa sera la sera solenne dei monti. Le cime aduste e stagliate mano mano prendono le tinte violastre che fondono in un velo solo le frane, i torrenti, le insenature, le gobbe, gli ruffii selvatici, gli scaglioni, i torracchiotti: giù per i pendii vestiti di boscaglie, una fredda oscurit

La contrada poco montuosa, ma non monotona. Perocchè una vegetazione vigorosa, animata, da parecchi corsi d'acqua, carezzava lo sguardo per una verdura graduata di tutte le tinte. Un corriere aveva annunziato l'arrivo del signore.

In queste parole di Gregorio, c’è indubbiamente un fondo di vero, abilmente usufruito dal polemista che ha saputo opportunamente caricare le tinte, ed ha descritto come uno stratagemma voluto, come una condotta premeditata ciò che era, più che altro, il portato della necessit

Intanto, le tinte delle nubi d'oriente rischiararonsi, s'imporporarono, e rifulsero alfine di mille splendidi colori. La trasparenza dell'atmosfera lasciò allo scoverto fiotti d'oro puro, i raggi brillanti fugarono le tenebre, e penetrarono nelle fondure della valle ripercotendosi negli argentei rivi: la natura destavasi da morte a vita.