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In questa Marina l’occhio spazia libero pel pittoresco golfo, circoscritto dal classico ferro di cavallo che ha un capo nel Zafferano ed un altro in quel Pellegrino che a W. Goethe parve «uno dei più bei promontorî del mondo», e della cui bellezza di forma egli si credette inabile a dar con le parole un’idea adeguata⁴⁹⁶.

Era il mattino. Avevo negli occhi il risveglio nel mattino della mia Venezia, in piazza San Marco. San Marco balena d'oro; è tutto animato come una trireme antica in voga piena. Poi abituato al fetore delle alghe e di altre cose stagnanti, l'assenza di quel profumo mi pareva rendere l'atmosfera priva di un elemento necessario alla respirazione. Vi sentivo invece un indistinto lezzo di coloniali, droghe, zafferano; come un odore dell'anima mercantile della citt

Quando l'itterizia lo aveva còlto e inchiodato in quel letto, ella non se n'era staccata un momento. Il poveretto era diventato giallo come lo zafferano, fino alle unghie delle dita; e non aveva più che pelle e ossa. Non garantisco nulla! aveva avvertito il dottore. E per quaranta giorni s'era dovuto nutrire a solo latte.

Egli era in giacchettina chiara con una larga fascia color pomodoro, che spiccava assai bene sopra i suoi calzoni color del burro, cascanti e flosci, da cui usciva un paio di scarpe zafferano, Che cosa mi manca per essere un bel giovine?

Il secondo invece era alto, scarno, di colorito bruno occhi grandi ma stupidi, lineamenti insignificanti colle labbra, le palpebre e le sopracciglie tinte d'azzurro, le unghie delle mani tinte di zafferano e la pelle unta di grasso di cammello mescolato a zibetto che tramandava un profumo fortissimo.

Dalla terrazza di quest’Osservatorio girando attorno lo sguardo, lo spirito si sublima in una veduta che non ha confronti. La riviera compresa tra il Capo Zafferano e l’Arenella si stringe ai lambiti del mare di cobalto, carezzante la citt

Nei collas la temperatura non permette la coltivazione del frumento, ma vi si trova il cotone, l'indigo, tamarindi, ricini, zafferano, canna a zucchero, palme, banani, gommieri, baobab, piante medicinali molte, mimose, la dura e il dagussa.

Ma se lo mangiava anche con gli occhi il sor maresciallo dei carabinieri, un surnione che la sapeva lunga con que' baffacci pendenti nel volto color di zafferano, e gli occhi di coccodrillo che pareva volessero entrarti a forza nell'anima. E il peggio era che il bel cacciatore di mogli non se n'accorgeva punto.