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La nebbia però diradò in maniera da lasciarci vedere la campagna. Era una successione di vallette verdi, nelle quali si scendeva e si risaliva quasi senz'accorgersene, tanto erano dolci i pendii. Le alture eran coperte di aloé e d'olivi selvatici.

Pensate figliuoli a quel che dei balli, dice San Giovanni Grisostomo; pensate che passare per scortesi, selvatici, poco amanti della compagnia, non vuol dire: e anche quando sarete violentati ad andare ai balli, pensate che San Francesco di Sales consiglia di metterci sassolini nelle scarpe, acciò quel dolore, che essi danno ci faccia ricordare dei tormenti dell'inferno!

Tu mi sorreggerai fra le tue braccia, Io col sorriso ti conforterò! Se avremo fame, correremo in cerca Di selvatici frutti per la via. Si dormir

L'aratro è una semplice punta di ferro legata a due aste che son tenute dal lavoratore per la direzione, e dal punto di legatura si parte un'altra asta che va ad essere attaccata al primitivo finimento di due buoi: non si fanno che dei solchi superficiali e non si cura nemmeno di levare le pietre che natura ha sparse al suolo. Qualche piccolo cespuglio, specie di oleandri dal fiore piccolo bianco, alcuni palmizzi, dei fichi selvatici, qualche ulivo. In un solo cortile di Adua vidi una musa ensete, alcune mele granate e una vite. A nord e a sud-est della citt

La scuola?... me ne appello a tutti i maestri spregiudicati: la scuola, tanto per chi insegna quanto per chi ascolta, non è che una fabbrica di noia perfezionata. La tragedia?... essa giaceva abbandonata sul tavolo, ogni ispirazione era svanita, il fuoco sacro s'era spento alla scomparsa della Vestale; non avvi poesia senza musa, arte senza donna!... L'orto?... era incolto, vi crescevano i cardi selvatici e le ortiche. Senza famiglia non si hanno fiori.... legumi. L'uomo, solo, vive di qua e di l

Lascia, ti prego, ch'io ti porti dove sono i frutti selvatici; con l'unghie mie lunghe ti saprò scavare i bulbi; ti mostrerò dove la gazza ha il nido; t'insegnerò come si prenda al laccio la marmotta e saprò condurre te nei folti d'avellane e poi per te sniderò l'alche. E tu verrai con me? Su via: apri il cammino senza più chiacchierare.

Era nel mese di novembre. Un mattino, il barone di B. si svegliò un po' turbato da un cattivo sogno, si cacciò fuori del letto, spalancò la finestra, e vedendo che il cielo era sereno, e che i suoi limieri passeggiavano immalinconiti nel cortile e raspavano alla porta per uscirne, disse: «Voglio andare a caccia, io solo; vedo laggiù alcuni stormi di colombi selvatici che si son dati la posta nel seminato, e spero che ne salderanno il conto colle penneFatta questa risoluzione finì di abbigliarsi infilzò i suoi stivali impenetrabili, si buttò il fucile ad armacollo, accomiatò le due livree verdi che lo solevano accompagnare e uscì circondato da tutti i suoi limieri, i quali agitando la testa, facevano scoppiettare le loro larghe orecchie, e gli si cacciavano ad ogni momento tra le gambe accarezzando colle lunghe code i suoi stivali impenetrabili.

Quante cose buone! Questo è cervello d'ippopotamo. ; e questi sono pistacchi e mandorle abbrustoliti. Se vuoi, salgo sull'albero. Ho visto un regime di banane che porta almeno cinquanta frutti. Caccerò per te le anatre, i beccaccini e i galli selvatici. chiamando Bagamoio. Bagamoio! Vieni a mangiare anche tu! avvicinandosi e prendendo un pezzo di carne. Grazie. Mi basta.

Il barone fa sollecito a curvarsi, ad afferrare il suo fucile, ad inarcarne il cane, ma... cosa prodigiosa! in quell'istante si accorse che aveva paura del suo fucile, che il fragore dello sparo lo avrebbe atterrito; ristette e si lasciò cader l'arma di mano, mentre una voce interna gli diceva: che begli uccelli! che belle penne che hanno nelle ali!... mi pare che sieno colombi selvatici...

Fiordispina ammirava i grappoli di campanelluzzi eleganti, variamente colorati, che pendevano dalle asticciuole ramose; Gino la seguiva nelle sue osservazioni, ma non così attentamente com'ella avrebbe voluto, e vedeva le guance di Minerva tingersi di un incarnato più vivo, quando ella si accorgeva che il compagno guardava troppo un mazzolino di fiori selvatici, sporgente dalla gala di mussolina che ornava e nascondeva ad un tempo lo scollo della sua veste di lana.