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Anche il Meli rimava sul medesimo tono, e con fine ironia ammoniva una ragazza troppo modesta: Nun ti vèstiri a l’antica, C

Tu parli su per giù come mio zio osservò la Valdengo. Il barone Venosti Flavi? Tanto meglio. Ho piacere d'esser d'accordo col tuo più stretto congiunto, un uomo che t'è sinceramente devoto e a cui sta a cuore la tua riputazione. Figuriamoci! esclamò in tono ironico la Teresa. Non gli era, anni fa, saltato il grillo di sposarmi? Mi ricordo.

Ha voluto aspettarti. Ah, non t'ho ancora detto.... proruppe Giuliana, divenuta rosea non t'ho ancora detto che c'è stato il dottore, mentre eri fuori. Mi ha trovata molto meglio. Potrò alzarmi giovedì. Capisci, Tullio? Potrò alzarmi giovedì.... Soggiunse: Fra dieci, fra quindici giorni al più, potrò anche mettermi in treno. Soggiunse, dopo una pausa pensosa, con un tono minore: Villalilla!

Ma il più delle volte essa li coglie a tradimento e li stramazza fulminati: perciò molti sogliono fare il segno della croce prima di avventurarsi a nuove corse, e tutti parlano della montagna in tono grave che sa di svogliatezza ai novizi, ma nel quale gli esperti riconoscono la coscienza che hanno, virile e risoluta del proprio còmpito. Voi li domandate:

Il tono perentorio, la voce squillante, il fremito visibile che agitava la fanciulla, fecero comprendere a Candriani ch'era impossibile resistere; se avesse osato una parola o un gesto, Loredana avrebbe chiamato il servo o Clarice, facendo uno scandalo. Berto camminò a ritroso fin sul limitare, s'inchinò, uscì.

Ed era salito sul pergamo un prete calmo, liscio, tutto adorno di bei paramenti, simile ad un magistrato, a un giudice delle cose divine, a un distributore delle amnistìe celesti, il quale predicava con una voce burocratica, senza mai variar di tono, quasi avesse premura di giungere alla fine. Ogni tanto alzava le braccia, tutt’e due le braccia, di scatto, con un gesto d’automa, e gridava:

Se non che quel tono grave e severo contrastò colla gioconda direzione dei pensieri di tutti, che in sulle prime ne ricevettero una sensazione quasi sgradevole.

L'avrò, egli rispose senza esitare. In quel momento don Pio precedendo un gruppo di deputati amici entrava, discutendo, nella sala; nel veder Fabio seduto accanto a Maria e impegnato con lei in una conversazione seria, affrettò il passo per mettere una certa distanza fra e quelli che lo seguivano, e accostandosi a Maria le disse con tono sarcastico: Se vuol accettare un mio consiglio, non ascolti quello che le dice il Rosati; io credo che egli muova troppo la lingua.

Nora, pallidissima, si sentiva oppressa dal tono perentorio del ragioniere. Non si potrebbe aspettare... almeno... almeno qualche mese? balbettò colla voce soave, insinuante, piena di lacrime. Se il Vigliani avesse voluto, avrebbe potuto salvarla, pensava. E avvicinandosi vivamente al ragioniere, lo fissò coi bellissimi occhi, imploranti. Impossibile, signora duchessa.

Si vede soggiunse lo zio, sorridendo amaramente Questa donna ti ha accecato. Ebbene, che giova dissimulare? prese a dire colla testa alta il giovine e in tono imperioso di spavalderia. L'amo e mi ama: è la cosa più semplice del mondo. È la più indegna di te fu pronto a soggiungere lo zio con una intonazione austera che Ezio non si aspettava di sentire da quell'uomo blando, vestito di cerimonie.